Mosca
– Sarà Russia-Arabia Saudita la gara
inaugurale della 21ma edizione dei Campionati Mondiali di Calcio. In una Sala Concerti del Palazzo di Stato del Cremlino, alla presenza del Presidente Vladimir Putin, vecchie glorie come Maradona, Pelé e Fabio Cannavaro,
hanno estratto dall’urna le palline corrispondenti alle 32 squadre partecipanti
all’evento sportivo del 2018, componendo gli 8 gironi.
Un’edizione che qualcuno ha forse in maniera superficiale e frettolosa definito “povera” per l’assenza di nazionali importanti come quella italiana ed
olandese, inopinatamente e meritatamente eliminate per quanto hanno saputo
esprimere negli spareggi (Italia) ed addirittura nelle eliminatorie (Olanda). Ma che invece si annuncia quanto mai incerta e con formazioni ricche di talento e tradizione che daranno battaglia e spettacolo, per portare a casa il trofeo più importante.
Sorteggio tutto sommato
positivo per i padroni di casa, che oltre ai sauditi se la vedranno con Egitto
e l’Uruguay di Cavani e Suarez. A parte i sudamericani che
appaiono i favoriti alla conquista del primo dei due posti disponibili per
accedere agli ottavi, per la Russia ci sono buone possibilità di spuntarla
contro avversari alla portata anche se appare chiaro che l’avversario con cui
bisognerà fare i conti sarà l’Egitto dell’ex giallorosso, ora in forza al
Liverpool, Mohammed Salah.
Nel girone B, spicca il
derby iberico fra la Spagna ed il Portogallo di Cristiano Ronaldo che non dovrebbero avere alcuna difficoltà a
sbarazzarsi di Marocco ed Iran, che appaiono come veri e propri sparring
partner che non dovrebbero impensierire le due corazzate continentali.
Sorteggio abbastanza
benevolo anche per la Francia di Didier
Deschamps che se la dovrà vedere nel girone C con Perù (che torna dopo ben
36 anni a disputare la fase finale di un Mondiale), Australia e Danimarca. Non
così con l’Argentina di Leo Messi che
invece si ritrova inserita in un raggruppamento (il D) che è sicuramente quello
più equilibrato visto che a contenderle la qualificazione ci saranno la Croazia
di Modric, la Nigeria (già
incrociata nel 1994, nel 2002, nel 2010 e nel 2014) e l’Islanda che non può più
essere considerata una sorpresa ripensando anche all’ottimo, recente europeo
disputato in Francia.
Per il resto, possono
sorridere anche il Brasile che nel gruppo E sarà in compagnia di Serbia,
Svizzera e Costarica ed i campioni in carica della Germania (gruppo F) che
ritroveranno oltre a quella Svezia che ha clamorosamente meritato l’Italia,
anche l’insidioso Messico e la Corea del Sud. Bene anche per Belgio ed
Inghilterra (gruppo G) che appaiono diverse spanne sopra Panama e Tunisia,
mentre non c’è un vero favorito nell’ultimo girone (l’H) in cui Polonia,
Colombia, Senegal e Giappone partono più o meno alla pari sulla griglia di
partenza.
La grande favorita alla
vittoria finale è – alla luce di quanto visto negli ultimi anni - la Germania,
ma occhio alla grande voglia di rivalsa del Brasile che con Neymar farà di tutto per rifarsi delle
figuracce rimediate davanti al proprio pubblico appena 4 anni fa. Ad aiutare i
verde-oro, c’è anche la scaramanzia se consideriamo che l’ultima volta in cui
hanno vinto il mondiale (quello del 2002), c’era nel loro girone anche la
Costarica, così come a 60 anni di distanza dall’esplosione di Pelé in Svezia,
non c’è neanche stavolta l’Italia.
Sul gradino più basso di un
podio virtuale, l’Argentina che dispone di un potenziale offensivo senza pari
(oltre a Messi, anche Icardi, Dybala, Higuain….solo per citarne alcuni) ma che,
non è sinora riuscita a trovare quella quadratura del cerchio necessaria per
portare a casa un titolo iridato che manca ormai da troppo tempo. Al ct
Sampaoli, i tifosi dell’albiceleste chiedono di porre il terzo sigillo, dopo
quelli del 1978 e del 1986 in Messico
con le prodezze di Maradona.
Non vanno sottovalutate poi
quali outsider di lusso la Spagna, il Portogallo (Campione d’Europa in carica)
ed anche la Francia che dispone di giovani molto interessanti. Per il resto, se
si dovesse indicare la classica mina vagante non avremmo difficoltà ad
individuare nel Belgio di Hazard, Mertens e Nainggolan la squadra che potrebbe sorprendere e stupire tutti.
Autentiche incognite, infine, sono l’Inghilterra, la Polonia di Milik e Lewandowsky ed una Russia, il cui obiettivo sarà quello quantomeno
di arrivare agli ottavi dove quasi sicuramente incrocerà una fra Portogallo e
Spagna.
La manifestazione inizierà
il 14 giugno (ore 18) e si concluderà il 15 luglio (ore 18) allo stadio Luzniki di Mosca, ed oltre che nella
capitale le partite si disputeranno negli impianti di Sochi, San Pietroburgo,
Kazan, Niznjy Novgorod, Rostov, Samara, Kaliningrad, Volvograd, Ekaterinenburg
e Saransk.
Questi i gironi
sorteggiati:
Girone A: Russia, Uruguay, Egitto, Arabia Saudita.
Girone B: Portogallo, Spagna, Marocco, Iran.
Girone C: Francia, Danimarca, Perù, Australia.
Girone D: Argentina, Croazia, Nigeria, Islanda.
Girone E: Brasile, Svizzera, Serbia, Costarica.
Girone F: Germania, Messico, Svezia, Corea del Sud.
Girone G: Belgio, Inghilterra, Tunisia, Panama.
Girone H: Polonia, Colombia, Senegal, Giappone.
Francesco Montanino