VOLLEY FEMMINILE: LA EUROTEK SI INCHINA DI FRONTE ALLA CORAZZATA CONEGLIANO

 


EUROTEK BUSTO ARSIZIO – IMOCO CONEGLIANO 0-3 (15-25, 22-25, 19-25)

EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO: Howard, Pelloni (L), Van Der Pijl, Piva 0, Van Avermaet 2, Morandi (L), Lualdi, Sartori 6, Obossa 6, Frosini 12, Kunzler 14, Boldini 1, Scola. All.: Barbolini.

IMOCO CONEGLIANO: Gabi 10, Zhu 15, Seki 1, Eckl, Lubian 8, De Gennaro (L), Haak 1, Wolosz, Adigwe 14, Lanier, Lukasik, Chirichella 7, Fahr, Bardaro (L). All.: Santarelli.

Note – Prima dell’inizio del match, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Simonetta Avalle, figura storica del volley femminile italiano, che ha allenato nella sua carriera le squadre di Roma, Firenze, Vicenza, Reggio Calabria, Napoli e Arzano. Spettatori: 2645. Durata set: 22’, 28’, 24’. Battute sbagliate Busto Arsizio: 6, battute punto Busto Arsizio: 2. Battute sbagliate Conegliano: 11; battute punto Conegliano: 7. MVP: Adigwe.

Arbitri: Papadopol e Pozzato.




Busto Arsizio – Al cospetto della corazzata Conegliano, campione d’Italia e fresca detentrice anche del titolo iridato conquistato in Cina poco più di un mese fa, nulla da fare per la Eurotek Busto Arsizio. Nella gara infrasettimanale, che valeva il recupero del 14mo turno di campionato, pronostico rispettato in pieno con la formazione di Santarelli che ha fatto valere la propria legge, anche di fronte a un “Palayamamay” sold-out da giorni, per ammirare il roster più forte in circolazione. Il 3-0 finale, è lo specchio fedele di una superiorità che le “pantere” hanno fatto valere anche in quei frangenti più delicati e combattuti del match, in cui le bustocche hanno provato a tener testa ad avversarie, che non hanno lesinato anche giocate da vere fuoriclasse per togliere le castagne dal fuoco.

Prive di Lazic e con una Piva non al top della forma, dopo l’infortunio rimediato domenica scorsa contro Milano, le ragazze di Barbolini hanno poco o nulla da rimproverarsi, anche se forse qualche pallone in quei frangenti dove le biancorosse hanno provato a mettere il muso avanti, poteva essere gestito sicuramente meglio. Ma stiamo davvero parlando di dettagli, perché se di fronte si ha una corazzata come quella dell’Imoco, è durissima per chiunque. Non crediamo che saranno fatti drammi per una sconfitta che era sicuramente da mettere in preventivo, e nell’ordine delle cose, proprio perché stiamo parlando di una squadra di un altro pianeta, e fuori dalla portata per chiunque.

Il primo set vedeva la partenza lanciata delle biancorosse che si portavano avanti 3-0, anche approfittando di un approccio un molto soft della capolista che però ci impiegava davvero poco nel cambiare repentinamente marcia, per evitare sgradevoli sorprese. Registrati infatti i meccanismi a muro e in ricezione, Conegliano iniziava a macinare gioco e punti con la Zhu sugli scudi (top scorer della serata con 16 punti). Le farfalle ci mettevano pure del loro, palesando una certa confusione nella fase di ricostruzione, e così sul 4-8 Barbolini era costretto a chiamare il primo time-out della serata. Sul 6-11, faceva il suo ingresso in campo la Piva al posto della Frosini, ma erano sempre la cinese e la Lubian ad assumere il comando delle operazioni e a tenere a debita distanza le bustocche che provavano a restare comunque sulla scia grazie alla Kunzler e alla Sartori (12-14 e 13-15). Le gialloblù imprimevano un ritmo a dir poco insostenibile e per le padrone di casa era davvero notte fonda: un attacco out della Frosini coincideva con il secondo minuto di sospensione chiesto dalla panchina biancorossa, ma era la Adigwe (premiata poi quale MVP della serata), con il suo turno di battuta, a trascinare le sue alla conquista del set che era certificato da un attacco vincente della scatenata Zhu, al primo tentativo utile (15-25). Impressionante il modo con cui la Imoco gestiva a piacimento il gioco, non tralasciando il benché minimo dettaglio e dando poco spazio alle pur volenterose farfalle.

Nel secondo parziale, il gioco era interrotto per alcuni minuti a causa di un malore accusato da una spettatrice sugli spalti del “Palayamamay”: immediato l’intervento degli uomini del Pronto Soccorso e della Polizia che prestavano le cure del caso. Un lungo applauso sottolineava la ripresa del match che era sicuramente più equilibrato, con la Eurotek che provava a metterla anche sul piano dell’intensità a muro: sugli scudi, la Frosini che riscattava alcuni errori commessi in precedenza e la Kunzler (autrice di una buona prova, come attestano i 14 punti messi a referto), che iniziava a colpire da tutte le posizioni.

Ne usciva un parziale molto combattuto, con i due sestetti che lottavano punto a punto: un errore in attacco della Adigwe, costringeva Santarelli a chiamare il suo primo time-out della serata (17-14). La scena si ripeteva pochissimi scambi dopo, ma a parti inverse, quando – dopo un incredibile salvataggio che testimoniava le straordinarie doti tecniche e la forza anche mentale espressa dalle venete – Gabi ripristinava la parità (17-17). Conegliano con un ace della Adigwe e un errore in attacco della Kunzler lanciava la volata (20-22) ed era la Zhu a salire in cattedra con due attacchi che valevano ben tre palle-set (21-24). La Sartori annullava il primo tentativo, ma la Lubian era implacabile sotto rete regalando il secondo parziale alle campionesse d’Italia e del mondo in carica.

Nel terzo e ultimo set, partivano meglio le ospiti con le solite Zhu e Adigwe (3-5), ma erano la Frosini e la Kunzler a suonare la carica nelle fila biancorosse (8-6). Si giocava, anche stavolta, punto a punto con Busto Arsizio che con un muro della Obossa provava ad imprimere un primo strappo (14-11 e time-out della panchina Imoco). Ma anche stavolta si trattava di un fuoco di paglia perché era come al solito la Zhu a rimettere le cose a posto per Conegliano, con un turno di battuta particolarmente efficace che metteva in difficoltà la ricezione bustocca (15-16, e time-out stavolta chiamato da Barbolini).

La Kunzler era l’ultima ad arrendersi e provava a tenere in linea di galleggiamento le farfalle (18-19), ma la Haak e la Chirichella davano il via al break decisivo (18-21 e secondo time-out di Busto Arsizio). Le farfalle non avevano la forza per rimettere tutto in discussione e così alle ospiti bastava gestire gli ultimi scambi per conquistare il successo pieno. Il set e la partita si chiudevano al primo tentativo utile, con un pallone messo a terra dalla Chirichella (19-25). Arrivava poi il momento dei selfie e degli autografi per le campionesse d’Italia e del mondo in carica che erano letteralmente prese d’assalto dai tifosi (in particolare la Lubian e Gabi) e dai fotografi.

In classifica, nulla cambia per le biancorosse che restano al settimo posto con 32 punti in piena zona play-off e con il derby del Ticino che sabato le vedrà protagoniste al “PalaIgor” di Novara. Per Conegliano, invece, c’è davvero ben poco da aggiungere e da commentare, se non che i numeri bastano ed avanzano nel confermarci perché le gialloblù sono destinate, anche in questa stagione, ad essere la più accreditata pretendente al titolo e a lasciare solo le briciole agli avversari: 60 punti, frutto di 20 vittorie conquistate in altrettante partite, e appena 4 set lasciati alle avversarie…..Nel prossimo turno, le dominatrici del campionato saranno di scena nella tana di Pinerolo in quella che si annuncia come l’ennesima passerella trionfale, per questa formidabile squadra.

 Francesco Montanino


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