Mosca (Russia) - All’indomani della sentenza del TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna che ha escluso 68 atleti dalla partecipazione ai giochi olimpici che partiranno esattamente fra due settimane a Rio de Janeiro, non accennano minimamente a placarsi la rabbia e lo sdegno da parte di chi, per colpa di alcuni idioti, rischia di vedere mortificate le proprie legittime speranze di prendere parte alla più importante manifestazione agonistica.
Circostanza che ha indotto il presidente del Comitato Olimpico Russo, Igor Kazikov, a sospendere la cerimonia di partenza della spedizione composta da 387 atleti che sarebbe dovuta andare a Rio.
Fra le reazioni più dure, sono senz’altro da rimarcare quelle di Elena Isinbayeva, la fuoriclasse di salto con l’asta, medaglia d'oro nel 2004 e nel 2008 che, dal proprio profilo Instagram, ha affermato che tale decisione è “il funerale dell’atletica”, rincarando poi la dose con un eloquente "adesso tutti questi sportivi stranieri pseudo-puliti potranno tirare un sospiro di sollievo e vincere così le loro pseudo-medaglie in nostra assenza!" che la dice lunga sullo stato d'animo di chi si è preparato in questi anni, magari per terminare con altri trionfi la propria carriera sportiva.
La notizia di queste ore è che esiste dunque la ferma volontà di negare a tutti gli atleti russi (compresi anche quelli paraolimpici!) il pass per essere presenti in Brasile in qualità di rappresentanti del gigante euroasiatico. Privilegio ad oggi concesso - come abbiamo già riportato - solo a Darya Klishina e Yulia Stepanova che concorreranno con la bandiera olimpica, anche se il CIO fa sapere che sta valutando singolarmente i casi di chi ha dichiarato di non voler rappresentare la Russia a Rio.
Red
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