Saranno Francia
e Portogallo a contendersi il titolo di campione d’Europa. I 2-0 con cui
transalpini e lusitani si sono sbarazzati rispettivamente di Germania e Galles,
consegnano una finalissima del tutto inedita, in cui i favori del pronostico
sono tutti per i blues sia perché sono gli organizzatori di questa edizione
della prestigiosa kermesse continentale per nazioni, sia perché dispongono di
individualità di spicco, pensando in particolare a Payet e soprattutto al
bomber Griezmann, in assoluto stato di grazia con i 6 gol sin qui realizzati.
Occhio però al Portogallo di Cristiano Ronaldo che si è dimostrato squadra
ostica e difficile da affrontare.
Ma andiamo con
ordine. Nella prima semifinale disputata a Lione, ai lusitani è bastato un
micidiale uno-due assestato ad inizio ripresa per avere la meglio del Galles,
autentica sorpresa (insieme all’Islanda) del torneo. Cristiano Ronaldo prima e
Nanì poi hanno permesso ai portoghesi di centrare la loro seconda finale della
storia, al termine di un incontro a dir poco soporifero. Nel primo tempo, meglio
i gallesi ma poi nella seconda parte è salita letteralmente in cattedra la
stella del Real Madrid che con le sue giocate ha deciso l’incontro. Impetuoso la
frustata di testa con cui CR7, sbloccava l’incontro al cospetto dei giganti
della difesa britannica colti letteralmente di sorpresa dall’elevazione
vincente del fuoriclasse portoghese. Tre minuti dopo, un suo tiro strozzato
permetteva a Nanì di raddoppiare e spegnere ogni velleità di rimonta di Bale
& C. Erano anzi ancora i rossoverdi a sfiorare a più riprese il terzo gol,
ma sarebbe stata una punizione eccessiva per un Galles che ha tenuto alto
l’onore del calcio britannico, dopo la solenne figuraccia rimediata
dall’Inghilterra.
Nella seconda
semifinale, successo con il medesimo punteggio di 2-0 per i padroni di casa
della Francia contro i campioni del mondo in carica della Germania, in quella
che in molti hanno ritenuto essere la finale vera e propria, considerando forza
e blasone di entrambe le formazioni.
Al “Velodrome”
di Marsiglia, grande equilibrio per tutto il primo tempo con occasioni da una
parte e dall’altra. E quando le squadre sembravano avviarsi negli spogliatoi
con il punteggio a reti bianche, la follia di Schweinsteiger. L’esperto
centrocampista colpiva con le mani la palla all’interno della propria area di
rigore) allo scadere del secondo minuto di recupero accordato da Rizzoli che ravvisava l’iiregolarità. Sul dischetto si
portava Griezmann che con un’esecuzione semplicemente perfetta, spiazzava
completamente Neuer.
La Germania
faceva fatica ad imbastire una reazione degna di tal nome dando così alla
Francia la possibilità di controllare
senza grossi affanni. Anzi, i transalpini trovavano il modo di approfittare di
un’altra ingenuità della difesa teutonica per chiudere il match. Pogba rubava
palla a Kimmich nella sua area e dopo essersi allargato con una serie di finte
crossava in piena area. Neuer sbagliava i tempi dell’uscita e la sfera capitava
sui piedi dell’accorrente Griezmann che da pochi passi infilava sotto le gambe
dell’estremo difensore del Bayern Monaco.
Arrivava troppo
tardi la reazione d’orgoglio dei tedeschi che nel quarto d’ora finale
sfioravano per ben tre volte il gol che avrebbe rimesso tutto in
discussione. Era dapprima Kirmich con
una potente conclusione a scheggiare l’incrocio, con Loris ampiamente battuto.
Poi una punizione ben indirizzata di Draxler sfiorava il palo, ed infine
l’estremo difensore francese compiva un autentico miracolo in pieno recupero su
incornata da pochi passi ancora di Kimmich.
Era l’apoteosi
per i blues che potevano festeggiare un successo tutto sommato meritato, mentre
la Germania può recriminare per le contemporanee assenze di Gomez, Khedira ed
Hummels che hanno pesato più del previsto. Motivo di approfondita riflessione
per i campioni del mondo, è nel trovare un vero attaccante dal momento che è
apparso evidente che il solo Muller non può riuscire a portare avanti il
reparto offensivo che ha denotato una sterilità che alla fine si è rivelata decisiva.
Domenica sera
allo “Stade de France” di Parigi, l’atto conclusivo. La Francia ha la grande
opportunità di portarsi per la terza volta sul gradino più alto del podio
europeo, mentre il Portogallo è ancora a caccia del suo primo sigillo ed è di
nuovo finalista, dopo il clamoroso flop di 12 anni fa subito in casa ad opera
della Grecia.
Ulteriore
elemento che rende ancor più stuzzicante questa sfida, è anche il ricorso
storico che vede sfidarsi di nuovo le due nazionali in una partita decisiva dei
Campionati Europei, a distanza di 32 anni ed ancora una volta in Francia.
Correva l’anno 1984, quando in semifinale, ed al termine di una vera e propria
battaglia, la Francia di Michel Platinì riuscì a prevalere sull’agguerrita ed
indomita formazione lusitana per 3-2 dopo i tempi supplementari.
Per Cristiano
Ronaldo & C., l’occasione della rivincita (considerando anche l’incrocio
dei mondiali del 2006 che vide vincenti, anche in quell’occasione, les bleus
per 1-0) potrebbe coincidere con il primo trionfo per una squadra talentuosa,
ma con l’annoso e mai risolto problema del gol.
Per i
bookmakers, non ci sono dubbi: il successo della Francia è quotato a 1.95,
mentre quello del Portogallo paga quasi 4 volte la posta.
Francesco Montanino
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