Desio (MB) – Il primo a presentarsi in sala stampa per
le consuete interviste del dopo partita era il coach ospite, Walter De Raffaele che evidenziava la difficoltà della Reyer Venezia nel fare propria
la partita solo nelle battute finali, al cospetto di un avversario rimaneggiato,
ma non per questo meno agguerrito come la Red October Cantù. “Abbiamo ottenuto – osservava - una
vittoria importante contro una squadra che, ne sono sicuro, darà del filo da
torcere a chiunque. Soprattutto qui, non credo che saranno in molti a tornarsene
a casa con i due punti. Esordire in campionato con un successo in trasferta fa
sempre piacere, soprattutto considerando la prova di Tonut che mi ha
impressionato in positivo. Si è assunto delle responsabilità che sino allo
scorso anno raramente gli ho visto prendersi, così come il controllo e l’intensità del suo
gioco. Va però lasciato tranquillo, perché ha ampi margini di miglioramento. In
merito alla partita, siamo stati bravi a registrare i
meccanismi difensivi non subendo più il loro pick and roll e certi canestri
facili che abbiamo concesso soprattutto nei primi due quarti”.
Per la vecchia gloria del basket Rimas Kurtinaitis,
era invece la prima volta assoluta di fronte a telecamere e taccuini.
Coadiuvato dall’addetto stampa Luca Rossini, l’ex fuoriclasse lituano cavallerescamente
esordiva facendo i complimenti agli avversari. “Innanzitutto ci tengo – affermava – a congratularmi con Venezia che è una squadra di buon livello ed è sicuramente più rodata di noi, allo stato attuale. Non posso
rimproverare davvero nulla ai miei ragazzi, considerando anche che siamo stati
alle prese con numerosi infortuni e chi è sceso in campo ha dato tutto. Ci sono comunque diverse cose che hanno portato alla sconfitta di stasera, come l'assenza all'ultimo momento del nostro play titolare, Fabian Dowdell, insieme al ritardo con cui abbiamo iniziato ad allenarci. Eravamo
partiti molto bene, soprattutto nel primo set. Poi loro hanno iniziato a difendere
meglio, limitando le nostre conclusioni dalla lunga distanza. Ce la siamo
giocata fino alla fine ed i dettagli, come il maggior numero di palle perse ed i tanti tiri liberi sbagliati, tirando le somme si sono rivelati
purtroppo fatali per noi. Siamo stati bravi a limitare Haynes e Mc Gee, ma non altrettanto posso dire su Tonut al quale abbiamo concesso troppo. Infine, abbiamo forzato diverse situazioni "uno contro uno", quando probabilmente sarebbe stato meglio gestire certe fasi di gioco più di squadra, ed essere quindi disciplinati per tutti i 40 minuti. Di positivo, però, c'è che abbiamo tenuto testa ad un ottimo avversario. Dovremo comunque continuare a lavorare in palestra, per
migliorare gli aspetti e le situazioni che stasera non hanno funzionato a dovere”.
Francesco Montanino
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