VOLLEY FEMMINILE, LA YAMAMAY VOLA ALLA FINALISSIMA DI COPPA CEV



Busto Arsizio – La Unet Yamamay Busto Arsizio vola in finale di coppa CEV. Dopo aver firmato un’autentica impresa martedì scorso, espugnando il “PalaRadi” con un sonoro 3-0, le ragazze di coach Mencarelli ottengono il pass per l’ultimo atto della prestigiosa competizione europea, al termine di una partita che ha riservato tantissime emozioni, condita da un'incredibile intensità agonistica. Un autentico spot per il volley, capace di offrire uno spettacolo godibilissimo e di grande livello. E' finita al tie-break, dopo oltre due ore di vera e propria battaglia e con le biancorosse che possono a giusta ragione festeggiare l’accesso all’ultimo atto alla Coppa CEV che non tutti accreditavano in sede di pronostici, considerando l’andamento a dir poco altalenante che ne ha contraddistinto sin qui la stagione.
Del resto, si dice che vincere aiuta a vincere: vero,  pensando che per Busto Arsizio quella di ieri sera è stata la terza partita disputata nello stretto spazio di appena 4 giorni (domani sera, è in programma il ritorno con Monza per accedere alla griglia dei play-off) conclusasi con un successo. Sarebbe bastato, a causa di un regolamento a dir poco bislacco, perdere anche al tie-break per spuntarla (una sconfitta per 0-3 o 1-3, avrebbe invece comportato la disputa di un ulteriore set per designare la vincitrice del doppio confronto), al cospetto di una Pomì Casalmaggiore che, come ci si attendeva, non è stata per nulla disposta a recitare il ruolo dello sparring partner. E che le ha tentate davvero tutte pur di sovvertire un pronostico a lei completamente e sorprendentemente sfavorevole, dopo la gara di andata. Cosa che ad un certo punto sembrava essere davvero alla portata per le giocatrici in maglia rosa, ma così non è stato.
In un "Palayamamay" formato bolgia, ribollente di entusiasmo e passione come non si vedeva da tempo, le biancorosse hanno sfoderato una prestazione all’altezza delle aspettative, mostrando doti caratteriali ed agonistiche che hanno esaltato i propri tifosi che le hanno incitate per tutte le due ore e passa, in cui si è disputato il match.

Caprara recuperava in prima linea Fabris e la Gibbemeyer, ma doveva fare a meno dell'ex di turno Lloyd, infortunatasi nelle ore che hanno preceduto il match. Dal canto suo, Mencarelli (ancora privo della Pisani) gettava nella mischia la Diouf, autentica mattatrice della serata (ben 29 punti per lei) e decisiva con il muro al quarto set che ha fatto pendere la bilancia dalla parte bustocca. 
Partivano forte le padroni di casa, con una Fiorin devastante dalla seconda linea che firmava ben 4 dei 5 punti con cui Busto Arsizio provava ad intimorire le avversarie. La Pomì però non si scomponeva affatto, e ci impiegava poco a registrare la propria ricezione ed a servire a dovere la Fabris che iniziava a macinare punti sul taraflex (6-8). Si intuiva sin da subito, dunque, che entrambi i roster sarebbero andati avanti punto a punto, sino a quando non saliva in cattedra la statunitense Gibbemeyer che permetteva alle ospiti di effettuare il primo significativo strappo della serata (15-19). La Yamamay pativa oltremisura le difficoltà ad entrare in gara della Martinez (solo 2 punti per lei in questo parziale)  che con un errore in battuta, regalava il massimo vantaggio a Casalmaggiore (17-22). La Unet, però, aveva il merito di non darsi per vinta e trovava la forza con la Vasilantonaki di impattare (23-23), costringendo la panchina ospite a chiamare time-out. Al rientro sul parquet, la Bosetti conquistava la prima palla set, che veniva concretizzata con il quarto tocco della ricezione biancorossa.
Sulle ali dell’entusiasmo, la Pomì partiva con il piede tutto pigiato sull’acceleratore nel secondo set. Tre muri della Gibbemeyer permettevano alle giocatrici in rosa di portarsi nel giro di pochi scambi sull’11-5, con la Yamamay che non riusciva a trovare in questa fase il modo per disinnescare l’arcigna difesa ospite. Le farfalle però anche stavolta non demordevano, ed il risveglio dal torpore della Martinez (da 9-12 a 12-12) dava il via ad una lenta ma costante rimonta che si perfezionava con un errore in attacco delle ospiti (17-16). 
Stavolta a fare la differenza erano la Gibbemeyer e la Tirozzi che sbrogliavano alcune intricate situazioni sotto rete, permettendo di rintuzzare gli assalti di Diouf & socie. Il 20-24 firmato dalla Stevanovic sembrava mettere tutti d’accordo, ma le biancorosse trovavano il modo di annullare ben tre palle set, prima che la Fabris firmasse il 23-25 che rimetteva Casalmaggiore in piena corsa per la qualificazione.
Nonostante l’inerzia psicologica fosse tutta a favore delle ospiti, c’era però da fare i conti con una Yamamay mai doma, anche nelle fasi iniziali del terzo parziale quando la Pomì provava a scappare via con la solita Fabris (7-11). Come accaduto in precedenza, le farfalle avevano il grandissimo pregio di non mollare nemmeno di un centimetro anche quando le circostanze erano loro avverse. Anzi, era una Martinez finalmente incisiva sotto rete, a suonare la carica per le biancorosse che di slancio piazzavano un micidiale break di 13-4, con cui capovolgevano completamente la situazione (20-15 con la Diouf).
Si invertivano dunque i ruoli e, quando tutto sembrava deciso, ecco che la Pomì si aggrappava alle giocate di Lucia Bosetti che per avvicinarsi prepotentemente nel punteggio (23-22). Martinez metteva giù la palla che valeva il 24-22; il primo set-ball era neutralizzato dalla Tirozzi ma ci pensava la Valentina nazionale a togliere le castagne dal fuoco per le biancorosse (25-23). 
Il quarto set rappresentava la massima espressione di questo sport, con le due squadre che si davano battaglia su ogni pallone, sin dai primissimi scambi. Logica conseguenza di questo continuo scambio di colpi, era un equilibrio assoluto che teneva con il fiato sospeso gli oltre 2.500 spettatori presenti. Ad ogni tentativo di allungo delle farfalle, faceva da contraltare la perentoria reazione di una Casalmaggiore che non voleva riporre anticipatamente nel cassetto, ogni velleità di remuntada
Le biancorosse imprimevano degli strappi che avrebbero abbattuto chiunque, ma non questa Pomì battagliera e dalle mille vite. Com’era già accaduto nel precedente set, la Yamamay era abile a conquistare un vantaggio che sul 21-17, sembrava metterla al sicuro. Bisognava però fare i conti con la classe e l’orgoglio della Fabris che trascinava le sue, trovando il modo di rimettere tutto in discussione (23-23). Si arrivava così ai vantaggi, in cui per ben due volte la Stevanovic con altrettanti muri, riusciva a rispedire al mittente i tentativi della Diouf e della Martinez di chiudere. Poi, la tensione e la fatica accumulata, si impadronivano delle 12 atlete in campo con Casalmaggiore che mandava clamorosamente fuori diversi attacchi e la Martinez che sbagliava goffamente la battuta (27-27). L’empasse si trascinava sino a quando, al sesto tentativo, le bustocche con un sontuoso muro della Diouf facevano letteralmente esplodere di gioia il Palayamamay (29-27).

Era il punto che valeva la finale, e che rendeva utile solo per le statistiche un tie-break in cui Mencarelli poteva permettersi il lusso di schierare le seconde linee per far rifiatare le titolari, in vista di gara-2 dei play-off con Monza, che si disputerà domani sera ancora una volta all’impianto di viale Gabardi. Senza storia, il quinto set dominato in lungo ed in largo dalle biancorosse che con la Signorile (15-9), chiudevano in bellezza una serata che sarà ricordata molto a lungo da queste parti.
Adesso, la finale da disputarsi contro la vincente dell’altra semifinale fra Dinamo Kazan e Galatasaray Istanbul. All’andata successo delle turche nella loro tana per 3-0: anche in questo caso chi parte in vantaggio, avrà bisogno di portare la gara al tie-break se vorrà raggiungere le farfalle all’ultimo atto di questa edizione della Coppa CEV.

                                                                                                     Francesco Montanino

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