CALCIO, SERIE D: L’INVERUNO RIPRENDE LA CORSA PER I PLAY-OFF, MA QUANTA FATICA!

INVERUNO – PRO DRONERO 3-2 (0-2)


INVERUNO: Zambataro; Marioli, Acquistapace, Putzolu, Botturi (46’ Gatelli); De Maria, Lazzaro, Mandelli; Broggini, Stronati, Chessa. A disposizione: Mazzoleni Ferracini, Ouahdani, Zirafa, Di Gioia, Puricelli, Truzzi, Romanini, Braidich. All.: Andreoletti.

PRO DRONERO: Rosano; Guerra, Toscano, Caridi, Maglie; Rastrelli, Brondino, Galfrè, Sall; Dutto, Sangarè. A disposizione: Circio, Giraudo, Toscano, Rosso, Isoardi, Rivero, Niang, Ciccone, Isoardi. All: Dessena.
Arbitro: Mucera (Palermo); assistenti: Bennici e Bentivegna di Agrigento.
Reti: 38’ e 46’ Sangarè (P), 69’  e 88’ Chessa (I), 83’ rig. Romanini (I)


Note: Giornata soleggiata e dal sapore tipicamente estivo; terreno in condizioni quasi accettabili. Spettatori: Circa 200, con una piccola rappresentanza proveniente dal Piemonte. Calci d’angolo: 5-0 per l’Inveruno. Ammoniti: Guerra (P), Toscano (P), Brondino (P), Putzolu (I), Truzzi (I), Zambataro (I), Sangarè (P). Espulso l’allenatore Dessena per proteste. Recupero: 2’+ 6’.

Sostituzioni Inveruno: Romanini (55’) per Stronati; Braidich (58’) per Mandelli; Truzzi (68’) per Putzolu.

Sostituzioni Pro Dronero: Ciccone (78’) per Sall; Isoardi (90’) per Brondino.

INVERUNO (MI) – Dall’inferno al paradiso in soli 45’. Se volessimo trovare un titolo per descrivere sinteticamente il match fra Inveruno e Pro Dronero, l’allegoria tipicamente dantesca si presta in maniera perfetta. Un Inveruno double face conquista tre punti di fondamentale importanza nella lotta per i play-off, al cospetto di un Pro Dronero per nulla disposta a recitare il ruolo di vittima sacrificale. La squadra gialloblù è apparsa imprecisa e confusionaria per ampi tratti del match e deve ringraziare la doppietta di Chessa ed un rigore apparso molto dubbio, conquistato e trasformato da Romanini se ha concluso in maniera trionfale, una domenica che si stava mettendo decisamente male e che lasciava presagire foschi scenari. Ma andiamo con ordine.
L’inizio della gara dei gialloblù faceva presagire chissà che cosa, ed invece ben presto la manovra si palesava lenta ed involuta. In tal senso l’assenza di Nava in mezzo al campo faceva sentire, eccome, con il lancio lungo a scavalcare il centrocampo nel tentativo di scardinare l’attento dispositivo difensivo predisposto da Dessena, unico modo con il quale l’Inveruno provava ad affacciarsi – senza però quasi mai riuscirci – dalle parti di Rosano. Più casuali che frutto di un vero e proprio schema le uniche due azioni degne di nota del primo tempo di marca gialloblù: un cross di Mandelli per Lazzaro veniva mandato a lato dall’ala mentre al 34’ era ancora Mandelli a pizzicare la parte alta della traversa dopo un’azione confusa.
I troppi errori in fase di impostazione e di rifinitura, saranno sicuramente l’aspetto sul quale Andreoletti avrà molto su cui lavorare alla ripresa degli allenamenti per preparare al meglio lo scontro diretto di domenica prossima nella tana del Chieri. Poco e mal serviti dunque Broggini e Stronati che non si sono quasi mai visti, per gli ospiti non è stato difficile contenere gli attacchi di un Inveruno che come è stato preso in velocità ha sofferto tantissimo la verve di Sall e Sangarè. Proprio quest’ultimo, sul finire del primo tempo, ha colpito per ben due volte: la prima, al 38’ quando depositava in rete di testa un preciso assist di Galfrè; la seconda in pieno recupero facendosi trovare pronto all’appuntamento dopo un ottimo pallone lavorato da Dutto che trovava il modo di servirgli un invitante pallone nel cuore dell’area inverunese.
Si andava così al riposo con un doppio vantaggio francamente impronosticabile in sede di pronostici ma tutto sommato giusto, alla luce della prestazione a dir poco imbarazzante offerta dai gialloblù. Nella ripresa, Andreoletti ridisegnava la squadra, con gli ingressi in campo di Gattelli, Truzzi, Braidich e soprattutto Romanini che si sarebbe poi rivelato il vero e proprio man-of-the-match. Era negli ultimi 20’ che la gara si capovolgeva completamente, anche perché intanto la Pro Dronero era costretta a richiamare in panchina Sall, stremato dopo aver macinato chilometri e chilometri per l’intera partita. A dare il primo scossone ad un match che sembrava destinato ad avviarsi stancamente verso la fine era Chessa che al 69’ sugli sviluppi di un corner, anticipava tutti di testa e riapriva la partita. Il gol ringalluzziva, com’era logico, i gialloblù che adesso spingevano con maggiore decisione. Dal canto loro, i biancorossi iniziavano ad accusare la fatica complice anche la giornata con oltre 25 gradi all’ombra e pericoli dalle parti di Zambataro non ce n’erano più. Anche se in maniera poco lucida, i padroni di casa conquistavano metri su metri e cingevano d’assedio l’area piemontese.
Cinque minuti dopo il neo entrato Romanini faceva partire una conclusione dal limite sulla quale Rosano era costretto a smanacciare in corner. All’83’, la svolta della gara. Contrasto in area biancorossa fra Romanini ed un difensore, ed arbitro che indicava il dischetto del rigore fra le proteste della panchina biancorossa che schiumava rabbia. A farne le spese, il tecnico Dessena che veniva cacciato dal direttore di gara. Alla battuta, andava lo stesso Romanini che non senza qualche brivido superava Rosano che aveva intuito la traiettoria del pallone che però gli passava sotto le braccia. I gialloblù, sulle ali dell’entusiasmo, spingevano ancora ed all’88’ operavano il sorpasso: Braidich scattava sulla fascia destra ed arrivato sul fondo, serviva un preciso assist sul quale Chessa non si faceva certo pregare, facendo esplodere il “Garavaglia”. C’era ancora il tempo per il quarto gol dei gialloblù, ma il sig. Mucera annullava rilevando un offside che sembrava non esserci. Non accadeva più nulla nei 6’ di recupero e così i tifosi ed i giocatori inverunesi potevano festeggiare un successo che vale tantissimo, e non solo per il modo rocambolesco con cui è maturato.
In classifica, infatti, per effetto dei risultati odierni l’Inveruno compie un deciso passo in avanti nelle posizioni utili per i play-off: i contemporanei pareggi di Savona, Ligorna e l’inaspettata sconfitta del Chieri, permettono ai ragazzi di mister Andreoletti di guadagnare punti nei confronti delle dirette concorrenti e di preparare la trasferta di domenica prossima proprio con i piemontesi, in uno scontro diretto che si annuncia di fondamentale importanza per il prosieguo del campionato dei gialloblù.

Questi i risultati della 28ma giornata:

ARCONATESE – SANREMESE 1-2 (giocata ieri)
BRA – BORGARO NOBIS 3-1
BORGOSESIA-CHIERI 2-1
FOLGORE CARATESE – FEZZANESE 0-0
LIGORNA – LAVAGNESE 1-1
SESTRI LEVANTE – MILANO CITY 1-1
INVERUNO – PRO DRONERO 3-2
CASALE – SAVONA 0-0
LECCO – STRESA 2-1

Classifica

LECCO 71
SANREMESE 57
SAVONA* 48
LIGORNA 46
INVERUNO 46
CASALE 43
CHIERI 42
FOLGORE CARATESE 36
LAVAGNESE 36
BRA* 36
SESTRI LEVANTE 35
BORGOSESIA 33
FEZZANESE 33
MILANO CITY 31
ARCONATESE 26
BORGARO 20
STRESA 19
PRO DRONERO 18

*1 partita in meno

Francesco Montanino

Le interviste:

MATTEO ANDREOLETTI (ALL. INVERUNO): “CONTENTO PER IL RISULTATO, MA NON PER IL GIOCO” 


Inveruno (Mi) La partita con la Pro Dronero è finita da qualche minuto, ma negli occhi dei protagonisti è ancora presente la tensione accumulata durante 90’ e passa di gioco, vissuti in un’altalena di emozioni altrimenti difficilmente descrivibile.

Il primo a presentarsi davanti a microfoni e taccuini era mister Andreoletti che ha così analizzato l’andamento di una gara dai due volti e per nulla semplice, come il pronostico poteva far presagire. “Da questa partita – ha affermato – colgo due aspetti molto importanti. Il primo è la determinazione dei ragazzi perché aver rimontato da 0-2 contro una squadra che sta battagliando per la salvezza, è un motivo di orgoglio. Ci hanno sempre creduto, non mollando mai e chi è entrato ha fatto la differenza. Il secondo è che dobbiamo tornare ad essere umili, perché oggi abbiamo commesso troppi errori e dal punto di vista tecnico è stata una partita orribile. Questo significa che se vogliamo crescere, dovremo lavorare con maggiore intensità: ho visto troppe palle perse in malo modo davanti alla difesa e questo sicuramente non va bene. Il caldo? Non credo sia stato determinante, perché c’era per entrambe le squadre. Noi, fisicamente, e questo è un pregio, stiamo bene ed abbiamo avuto la gamba fino alla fine. Avere la rosa lunga come la ho io, è un bel vantaggio perché chi subentra da sempre il proprio contributo. La Pro Dronero vuoi per la fatica, vuoi per la nostra pressione ed anche perché in vantaggio di 2 gol ha pensato a difendersi, nel secondo tempo è arretrata e ne abbiamo approfittato. Mancano ancora 6 partite, con 18 punti in palio ed abbiamo il dovere di continuare a crederci. A parte la partita di domenica scorsa contro la Fezzanese, stiamo facendo qualcosa di importante, ottenendo buoni risultati solo giocando bene. È chiaro però che non sempre se giochiamo come oggi, può andarci bene. La puoi riprendere una volta con l’agonismo e la determinazione, ma se perdi poi te lo meriti”. Sul rigore conquistato e poi trasformato da Romanini, Andreoletti spiega perché non l’ha battuto Broggini: “generalmente è lui il nostro rigorista, ma il “Roma” se la sentiva di calciarlo e si è preso una bella responsabilità. Ha avuto la personalità di tirarlo, grande merito a lui”. Poi il pensiero inevitabilmente alla prossima gara di campionato, che vedrà l’Inveruno ospite del Chieri, in uno scontro diretto che dirà molte cose sulla volata finale che aspetta i gialloblù. “A Chieri, andiamo per giocarcela con il nostro spirito perché non siamo in grado di gestire. Saremo al cospetto di quella che reputo fra le squadre con cui stiamo combattendo per i playoff, sicuramente la più attrezzata. Penso che sarà una gara bellissima, dove non dovremo – ha poi concluso – fare calcoli, perché non ne siamo capaci, e lo si è visto anche oggi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di mister Andreoletti, anche Emanuele Romanini il cui ingresso in campo ha dato la scossa ai gialloblù, compreso il controverso episodio del calcio di rigore sul quale la panchina della Pro Dronero ha protestato vibratamente. “Siamo una squadra che non molla mai – ha osservato - e negli ultimi 20’ ci abbiamo messo ancora più grinta. Insieme ad alcuni episodi a nostro favore, siamo riusciti a ribaltarla. Sapevamo che questa era una partita difficile, non credo centri tanto l’approccio anche se abbiamo preso due gol, da altrettanti episodi. Certo, nel primo tempo abbiamo commesso diversi errori ma l’importante era rimontare, portando a casa i tre punti e così è stato”. Poi inevitabilmente il discorso cade sull’episodio del rigore, sul quale l’attaccante dell’Inveruno ha provato a fare chiarezza. “Nello specifico – ha sottolineato - sono andato a terra forse un po’ maliziosamente, perché toccato da un avversario e l’arbitro ha ritenuto giusto fischiarlo. Se non lo fischiava, significava che non c’era. Si tratta di episodi dove può andarti a volte a favore, altre volte a sfavore. A noi stavolta è andata bene. Sulla partita di domenica prossima a Chieri, dovremo stare tranquilli e pensare a giocarcela come sappiamo, puntando a vincerla senza fare calcoli”.



F.M.



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