VOLLEY, SERIE A1 FEMMINILE: BUSTO ARSIZIO TRAVOLGE E AGGANCIA BERGAMO CON UNA SUPER MONTIBELLER

 


E-WORK BUSTO ARSIZIO – VOLLEY BERGAMO  (25-17, 25-16, 25-22)

E-WORK BUSTO ARSIZIO: BATTISTA, DEGRADI 5, LLOYD 2, MONZA, MONTIBELLER 20, LUALDI, STIGROT 4, COLOMBO, OLIVOTTO 8, ZANNONI (L), OMORUYI 11, ZAKCHAIOU 12, BRESSAN (L). ALL.: MUSSO.

VOLLEY BERGAMO: BOVO 1, BUTIGAN 6, PARTENIO, CECCHETTO (L), DA SILVA 2, CICOLA (L), TURLA’, MAY 4, FROSINI 7, LANIER 6, CAGNIN 3, STUFI 7, GENNARI 3. ALL.: MICOLI.

ARBITRI: Piana e Spinnicchia.

Note: Spettatori: 2415, con una rappresentanza di tifosi provenienti da Bergamo che hanno esposto un duro striscione contro la giunta della loro città, per la questione palazzetto dello sport. Durata set: 25’, 26’, 28’. Battute punto Busto Arsizio: 1; Battute sbagliate Busto Arsizio: 10; Battute punto Bergamo: 2; Battute sbagliate Bergamo: 6.

Busto Arsizio – Dopo aver salutato l’Europa nel turno infrasettimanale con le turche del THY Instabul, per la E-Work Busto Arsizio è di nuovo tempo di campionato con lo scontro diretto contro Bergamo, fondamentale in chiave play-off considerando che proprio le orobiche prima di questo match, avevano un vantaggio di tre punti in classifica sulle bustocche.

Le ragazze di Marco Musso, chiamate a far dimenticare la brutta prova offerta in coppa CEV mercoledì scorso, dovevano assolutamente centrare il successo pieno per poter alimentare le proprie ambizioni play-off, in una stagione partita malissimo a causa dei tanti infortuni che hanno falcidiato il roster biancorosso, e che è stata rimessa in sesto solo strada facendo. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, al termine di una prestazione che, soprattutto nei primi due set, è stata davvero al limite della perfezione: una prova di squadra in cui tutte le biancorosse hanno dato il massimo, mettendo sotto pressione una Bergamo che, a tratti, è sembrata davvero essere in balia delle “farfalle”. Solo nel terzo e ultimo set, c’è stata partita ma Bergamo è stata – a ogni buon conto – lontana parente di quella che appena sette giorni fa, aveva letteralmente strapazzato davanti al proprio pubblico Novara, non riuscendo a piazzare i colpi necessari per poter ambire a riaprire la contesa.

Nel primo set, Bergamo partiva forte (1-4) ma le “farfalle” reagivano con grande determinazione e due muri consecutivi di Omoruyi e Olivotto (5-4), costringevano Micoli a spendere già il suo primo time-out. Nemmeno l’inserimento della Laner per May cambiava le cose perché la Omoruyi sporcava ogni tentativo sotto rete delle avversarie (10-4) e l’intesa con la Olivotto fruttava muri che erano un’autentica mazzata per le orobiche. Impressionanti, la ferocia e la grinta sfoderate dalle biancorosse su ogni pallone, decise a far capire alle avversarie che per loro stasera non ci sarebbe stato alcun margine di manovra.

Bergamo provava a restare quantomeno in scia grazie a due muri delle ex Stufi e Gennari (12-10), ma quando i palloni che contano arrivavano nella disponibilità della scatenata Montibeller, ecco che le biancorosse producevano un nuovo strappo (15-10 e altro time-out chiamato dalla panchina ospite). I muri della Zakchaiou e della Lloyd e gli attacchi di banda della Montibeller (ben 8 punti per lei nella frazione) erano un rebus pressoché irrisolvibile per le bergamasche, e così il set si chiudeva velocemente (25-17) al quarto tentativo con palla messa a terra dalla brasiliana, in serata di grazia.

Nel secondo set, la musica non cambiava con le biancorosse che imprimevano sin dai primissimi scambi il proprio ritmo alla gara e le bergamasche (in maglia gialla) incapaci di contenere la grande precisione sotto rete di Lloyd e Montibeller che sapevano come fare breccia in una ricezione, apparsa a tratti incerta e balbettante (10-5). A tenere a gala le ospiti, gli errori in battuta delle bustocche che provavano soluzioni non sempre efficaci anche se sul 13-8, dopo l’ennesimo attacco vincente, Micoli chiamava il minuto di sospensione. Le ragazze di Musso continuavano a tenere il piede pigiato forte sull’acceleratore, con Degradi che saliva anch’essa in cattedra (17-9 e secondo time-out speso da Bergamo). Un temporaneo passaggio a vuoto delle biancorosse permetteva alle ospiti di limare parzialmente lo svantaggio (19-14), costringendo Musso a chiamare il suo primo time-out della serata. Alla ripresa del gioco, la Zakchaiou e la Stigrot subito rimettevano le cose a posto e così era sempre la Montibeller  a metterci il sigillo e a portare Busto Arsizio sul 2-0 grazie a un delizioso lob (25-16).

Grande equilibrio, invece, nel terzo set con Busto Arsizio che accusava un fisiologico calo e Bergamo che provava a rialzare la testa, lottando su ogni pallone. Il match era punto a punto, sino a quando Zakchaiou e Omoruyi non imprimevano il primo strappo (9-6, con videocheck inutilmente chiamato da Micoli). Lo stesso coach bergamasco era costretto a chiamare time-out quando la Zakchaiou bucava per l’ennesima volta il suo dispositivo difensivo (14-10). I tentativi di restare a gala delle ospiti dovevano però fare i conti con i troppi errori in battuta (ben 5) e i muri che in maniera implacabile Olivotto, alzava di tanto in tanto sui tentativi di attacco della Lanier. Le ospiti si rifacevano comunque sotto (16-15) approfittando di un altro passaggio a vuoto delle bustocche che però – come accaduto nel set precedente – trovavano nella coppia Zakchaiou-Stigrot, chi le toglieva le castagne del fuoco. Una pipe della Montibeller (22-18) suonava quasi come una condanna per Bergamo, con Micoli che spendeva disperatamente il suo ultimo minuto di sospensione. Un attacco vincente della Lanier riavvicinava le ospiti (22-20), e stavolta era Musso a parlarci su con le sue atlete: era la Montibeller a mettere tutti d’accordo, dapprima con un attacco murato fuori che valeva il match-ball. Poi con un’autentica bordata  che la stessa MVP della serata (20 palloni messi a terra e un ragguardevole 58% di attacchi realizzati) provvedeva poi a mettere a terra per il 25-22 finale che faceva esplodere di gioia il “Palayamamay”.

Con questo successo, e per effetto dei risultati di giornata, la E-Work aggancia in classifica a quota 28 oltre Bergamo anche Casalmaggiore, sconfitta a domicilio dalle campionesse d’Italia in carica di Conegliano. Nel prossimo turno, trasferta difficile per le biancorosse impegnate sul parquet di Chieri e chiamate a dare continuità in termini di prestazioni e risultato per continuare la propria scalata verso le posizioni dell’alta classifica.

Nota a margine, infine, merita senz’altro il durissimo striscione esposto dai tifosi bergamaschi, al seguito della propria squadra sino a Busto Arsizio, e con il quale, in maniera assai eloquente, hanno attaccato la giunta comunale cittadina per la querelle legata al palazzetto dello sport. A Bergamo, infatti, sta montando una grossa  polemica politica perché la maggioranza di centrosinistra, di fatto, con delle scelte assai discutibili, sta costringendo le locali squadre di basket e di pallavolo a peregrinare altrove per poter portare a termine, la propria stagione agonistica.

 

Francesco Montanino


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