VOLLEY, SERIE A1 FEMMINILE: BUSTO ARSIZIO LOTTA, MA NON BASTA. SCANDICCI PASSA AL “PALAYAMAMAY”


E-WORK BUSTO ARSIZIOSAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3  (23-25, 23-25, 19-25)

E-WORK BUSTO ARSIZIO: BATTISTA 2, DEGRADI 13, LLOYD 5, MONZA 0, MONTIBELLER, LUALDI, STIGROT 8, COLOMBO, OLIVOTTO 11, ZANNONI (L), OMORUYI 4, ZAKCHAIOU 8, BRESSAN (L). ALL.: MUSSO.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: SOROKAITE 7, ALBERTI 5, BELIEN 8, ZHOU 15, PIETRINI, MERLO (L), MINGARDI 3, YAO, SHCHERBAN, ANGELONI, WASHINGTON, ANTROPOVA 19, CASTILLO (L), DI IULIO 2. ALL.: BARBOLINI.

ARBITRI: Boris e Braico.

Note: Spettatori: 1764. Durata set: 30’, 29, 27’. Battute punto Busto Arsizio: 1; Battute sbagliate Busto Arsizio: 4; Battute punto Scandicci: 6; Battute sbagliate Scandicci: 7.

 


Busto Arsizio – La E-Work combatte per due set ma alla fine deve cedere di fronte al maggior tasso tecnico di Scandicci: questo il verdetto dell’anticipo della 22ma giornata di campionato. La seconda forza della serie A1 espugna, dunque, il “Palayamamay” in un match, che è stato combattuto e alla pari per i primi due set, prima di chiudere in maniera disinvolta nel terzo, grazie ai colpi da vere fuoriclasse della Antropova e della Zhu, autentiche mattatrici della serata, rispettivamente, con 19 e 15 punti! 

In casa E-Work, poco o nulla da dire sull’impegno delle ragazze (ottime le prove della Degradi, della Stigrot e della Olivotto) anche se hanno pesato – e non poco, a giudicare da quanto visto in campo – l’assenza della Montibeller (ancora alle prese con il fastidio al piede) e la pessima serata della Omoruyi (appena 4 punti a referto, con percentuali davvero deficitarie). Le biancorosse hanno raccolto assai meno di quanto meritavano, ma di fronte avevano una squadra che ha sicuramente tante carte da giocarsi, per contendere il titolo a Conegliano.


Grande equilibrio nelle fasi iniziali del primo set, in cui le ospiti trovavano nella Sorokaite e nella Antropova i propri riferimenti  offensivi, mentre le biancorosse  (prive, come accennato, della Montibeller) si affidavano a una Stigrot in palla per reggere il passo. Un lungolinea della Zhu, costringeva Musso a chiamare il primo time-out della serata (9-12). Era sull’asse Zhu-Antropova che le toscane trovavano il break (10-15) che spezzava l’impasse e dava il primo scossone al match. Zakchaiou e Lloyd però suonavano la carica e un’invasione di Zhu permetteva alle farfalle di rifarsi sotto (13-15 e time-out Scandicci). Entravano, nel frattempo, anche l’ex Mingardi e la Yao, ma Scandicci continuava a palesare grosse difficoltà in fase offensiva, mentre – sul fronte bustocco – la Degradi trascinava le sue, firmando il sorpasso (17-15). Il finale del parziale non poteva che essere in volata, con Scandicci che la spuntava con il minimo scarto grazie a un ace della Andropova e una palla contesa sotto rete, in cui la Zhu aveva la meglio con astuzia, sul muro delle biancorosse (23-25).


Secondo set, e canovaccio che non cambiava affatto: equilibrio che la faceva da padrone con qualche errore di troppo in battuta (Scandicci) e in attacco (Busto Arsizio), soprattutto negli scambi iniziali. Alle giocate di alta classe di Antropova e Zhu, le giocatrici di casa rispondevano con la Stigrot e la Degradi mentre la Omoruyi non era proprio in serata (tantissimi gli errori commessi dalla ex Conegliano). 

A togliere però le castagne dal fuoco per Musso, ci pensavano la Degradi e la Olivotto che costringevano Barbolini a chiamare il minuto di sospensione (11-8). Cosa che si ripeteva per la seconda volta, quando un’invasione a rete permetteva alle lombarde di volare a +5 (14-9): stavolta le sue giocatrici rispondevano e si riavvicinavano (14-12 e time-out Busto Arsizio). Due errori in attacco di Zakchaiou e Omoruyi permettevano alle ospiti addirittura di effettuare il controsorpasso (15-16 e secondo time-out chiamato dalla panchina biancorossa). Finale di set, come da previsione, punto a punto e che anche stavolta Scandicci si aggiudicava – stavolta al secondo tentativo – grazie alla Antropova, con il medesimo punteggio del primo parziale (23-25).


Senza storia invece il terzo set: le biancorosse accusavano il contraccolpo psicologico di due set persi in volata, le toscane ne approfittavano (3-7, con errore sotto rete della Omoruyi), facendo capire le loro intenzioni. I muri della Zakchaiou e della Lloyd permettevano alle biancorosse di rimanere in scia (8-10), ma era un fuoco di paglia. Un attacco murato dalla Zhu su un tentativo della Omoruyi, costringeva Musso a chiamare il primo time-out del parziale (8-12). La cinese e la Antropova salivano in cattedra e segnavano il solco decisivo fra i due roster (10-17 e secondo minuto di sospensione per Busto Arsizio): davvero impressionanti le giocate esibite da queste due fuoriclasse, capaci da sole di spostare gli equilibri e decidere un match altrimenti equilibrato. L’ennesimo errore in attacco della Omoruyi (15-22) era il segnale della resa delle biancorosse: l’ultima a mollare era la Olivotto  con tre muri consecutivi che riavvicinavano Busto Arsizio (19-23, e time-out prudenzialmente chiamato da Barbolini per evitare pericolosi cali di tensione). Un tocco sotto rete della solita Zhu, al primo match-ball ospite, certificava il successo per la corazzata toscana, molto più sofferto di quanto possa lasciare immaginare il risultato finale.

In classifica, in attesa dei risultati degli altri incontri, Scandicci consolida – grazie al decimo successo di fila – la seconda posizione salendo temporaneamente a quota 56, ad una sola lunghezza di distanza dalla capolista Conegliano, impegnata contro Novara nel big-match di giornata. Per Busto Arsizio, invece, restano intatte le possibilità di accedere ai play-off, anche se adesso non sarà più possibile sbagliare.

FFrancesco Montanino


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