VOLLEY FEMMINILE, SERIE A1: LA UYBA LOTTA MA DEVE ALZARE BANDIERA BIANCA DI FRONTE AD UNA SUPER-EGONU

 


UYBA BUSTO ARSIZIO – VERO VOLLEY MILANO 1-3 (28-30, 25-17, 15-25, 17-25)

 

UYBA VOLLEY: BRACCHI 20, FINI, PIVA 11, LUALDI 9, SARTORI 11, CARLETTI 2, FROSINI 3, GIULIANI, ZANNONI (L), SOBOLSKA ne, VALKOVA, ROJAS MARTINEZ ne, BOLDINI, DE CARO (L). ALL.: CICHELLO.

VERO VOLLEY MILANO: CAZAUTE 12, MALUAL, HEYRMAN ne, FOLIE 4, ORRO 1, PRANDI, PUSIC (L), RETTKE 10, BAJEMA 3, SYLLA, EGONU 29, DAALDEROP 12, CANDI 4, CASTILLO (L). ALL.: GASPARI.

 

Note: Spettatori: 4015. Durata set: 33’, 24’, 24’, 26’. Battute punto Busto Arsizio: 3, Battute sbagliate Busto Arsizio: 8. Battute punto Milano: 7, Battute sbagliate Milano: 14.

 


Pronostico rispettato nel Boxing-Day, valevole per la prima giornata di ritorno del massimo campionato di volley femminile: la corazzata Vero Volley Milano supera Busto Arsizio, ma deve sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio delle farfalle che hanno sicuramente offerto la loro migliore prestazione stagionale.

Resta l’amaro in bocca per le bustocche, considerando quanto fatto vedere soprattutto nei primi due set dove hanno giocato alla pari (e in alcuni tratti anche meglio) di avversarie che alla fine sono riuscite a prevalere grazie alla classe di un’immensa Paola Egonu che ha confermato di essere la giocatrice più forte attualmente in circolazione, decidendo da sola l’esito di un match che – in condizioni normali - poteva avere ben altro finale.

Il rimpianto più grande sicuramente le biancorosse lo hanno per le tre palle set non concretizzate nel primo parziale, quando si è arrivati ai vantaggi e il match si stava combattendo punto a punto: l’inesperienza ha probabilmente giocato un ruolo decisivo, ma questo non toglie nulla alla prestazione di spessore delle farfalle. E’ mancato, il killer-istinct per portarlo a casa, e che poteva magari dare la possibilità di mettere in ulteriore difficoltà un roster, che contenderà il titolo a Conegliano nella prossima primavera e che dispone di giocatrici in grado di fare la differenza in qualsiasi momento.



La cronaca della partita parlerà di un match emozionante, in cui non sono mancati momenti altamente spettacolari ed esaltanti che hanno divertito il numeroso pubblico accorso al Palayamamay perché attratto dalla presenza della carismatica Egonu.

Nel primo set, grande equilibrio con le due squadre punto a punto e la UYBA sorprendentemente in grado di tenere testa alle più quotate avversarie. Non mancavano le forzature in battuta da entrambi i lati, ma lo spettacolo esaltava il pubblico che ha riempito gli spalti di un Palayamamay (saranno ben 4015 gli spettatori, con folta rappresentanza di tifosi ospiti) letteralmente sold-out. Se la Egonu faceva, come ampiamente prevedibile, la parte del leone, la Bracchi però non era certo da meno: un suo attacco vincente, costringeva coach Gaspari a spendere il primo minuto di sospensione del match (14-12) che coincideva anche con il primo tentativo di strappo delle bustocche. 



Un ace della scatenata numero 2 biancorossa faceva esplodere il palazzetto (20-16 e secondo time-out chiamato dalla panchina di Milano), ma la Egonu non ci stava e trascinava le sue alla rimonta (21-20 e secondo time-out speso da Busto Arsizio). Il turno di battuta della Cazaute si rivelava provvidenziale per le ospiti che sul 21-22 sorpassavano le padrone di casa: il set si decideva in volata con la Egonu che sbagliava il primo set-ball, mentre al secondo tentativo un’invasione in attacco di Milano rimetteva le cose in parità. Si arrivava ai vantaggi, con le farfalle che non mollavano di un centimetro (saranno tre i set-point non concretizzati), lottando su ogni pallone, prima di arrendersi a un ace della solita Egonu (28-30).

Il secondo set iniziava con le biancorosse che partivano subito forte: Milano ci metteva del suo commettendo alcuni errori in attacco e Gaspari era costretto subito a spendere un time-out sul 5-1. Le cose non cambiavano, ed anzi era la Piva a martellare dalla seconda linea con le ospiti in palese difficoltà di fronte all’ardore delle bustocche che disputavano il loro migliore parziale della stagione. Sul 13-5, arrivava il secondo minuto di sospensione del set: le ospiti provavano a rientrare, ma una difesa straordinaria della Zannoni e un attacco vincente della Bracchi trasformavano il Palayamamay in una vera e propria bolgia (16-9). Era la Egonu a tenere a galla le sue, con alcune battute che mettevano in difficoltà la ricezione biancorossa (18-14): il tentativo di rimonta doveva però fare i conti con la voglia delle farfalle di prolungare il match. Farfalle che trascinate dalla Piva, impattavano con pieno merito nel conto dei set, al terzo tentativo con un attacco non trattenuto della Lualdi (25-17).



Nel terzo set, arrivava rabbiosa la reazione delle meneghine che innestavano le marce alte, approfittando anche del comprensibile calo delle biancorosse che apparivano non più lucide come nei precedenti parziali in attacco (3-7 e time-out chiamato da Cichello).

Il canovaccio del match stavolta era capovolto con Milano che pigiava forte il piede sull’acceleratore e Busto Arsizio che faceva fatica nella fase di costruzione del gioco. Le farfalle ci provavano a rimettere il set in discussione, ma il roster di Gaspari non sbagliava praticamente più nulla soprattutto in ricezione dove non passava un solo pallone: sul 10-20, le ospiti avevano un momentaneo passaggio a vuoto che permetteva alle farfalle di dimezzare il gap piazzando cinque punti di fila (15-20 e time-out Milano). A rimettere le cose a posto, ci pensava, come sempre, la Egonu mentre la Daalderop metteva in difficoltà la ricezione avversaria con le sue battute velenose; sul 15-23 faceva il suo debutto in biancorosso la Fini mentre un errore in attacco della Sartori al primo set-point permetteva a Milano di tornare di nuovo avanti (15-25).

Il quarto set iniziava all’insegna del grande equilibrio, con la UYBA decisa a portare il match al tie-break e Milano che si affidava alla vena realizzativa della sua fuoriclasse Egonu (top-scorer del match con 29 punti, nonché premiata come MVP dell’incontro) per tenere a bada le velleità di riscossa delle bustocche. Si lottava su ogni pallone, ma scambio dopo scambio la Vero Volley costruiva gradualmente un vantaggio significativo (10-14 con secondo time-out chiamato da Cichello) grazie a due muri consecutivi della Daalderop e ad un pizzico di fortuna in alcuni frangenti. Le farfalle però non ne avevano più e il divario fra i due sestetti si ampliava, con la Cazaute che metteva a terra la palla che valeva il successo pieno (17-25), al secondo tentativo.

Per effetto di questo risultato, Milano conserva la seconda posizione in classifica dietro la battistrada Conegliano che continua a mantenere l’imbattibilità dopo il 3-0 inflitto a domicilio al fanalino di coda Trentino; per la UYBA invece cambia poco o nulla in classifica con Bergamo che si riavvicina dopo il successo su Casalmaggiore e la consapevolezza, comunque, di avere le carte in regola per poter centrare l’obiettivo stagionale della salvezza.


Nel prossimo turno altro match dal pronostico chiuso per le bustocche impegnate nella tana della terza forza del campionato Scandicci, mentre Milano ospiterà Trentino per mantenersi ancora a stretto contatto con le detentrici del titolo in carica di Conegliano.

Francesco Montanino 



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