VOLLEY FEMMINILE: EUROTEK BUSTO ARSIZIO, CHE CARATTERE!

 


EUROTEK BUSTO ARSIZIO – MEGABOX VALLEFOGLIA 3-1 (25-11,17-25, 25-16, 29-27)

EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO: Howard , Pelloni (L), Van Der Pijl, Piva 15, Olaya 13, Van Avermaet 8, Sartori 10, Obossa 16, Frosini 1, Boldini 6. All.: Barbolini.

MEGABOX VALLEFOGLIA: Bici 15, Feduzzi (L), Michieletto 1, Giovannini 3, De Bortoli (L), Candi 9, Torcolacci, Perovic 0, Kobzar 0, Wetzel 9, Lee 14, Lazda 0, Carletti 1. All.: Pistola.

Note - Spettatori: 2329. Durata set: 21’, 25’, 24’, 39’. Battute sbagliate: Busto Arsizio: 13, battute punto Busto Arsizio: 7. Battute sbagliate Vallefoglia: 10; battute punto Vallefoglia: 5. MVP: Van Avermaet.

Arbitri: Saltalippi e Clemente.

Busto Arsizio – Più forti della sfortuna e degli infortuni: nonostante un organico ridotto all’osso e decimato da una serie incredibile di defezioni provocato da un micidiale virus influenzale (out Kunzler, Lualdi, Morandi e Scola), la Eurotek sfodera una prestazione tutta grinta e cuore, conquistando tre sudati ma meritatissimi punti contro una Megabox Vallefoglia annunciata in netta ripresa e decisa ad uscire dall’impianto di Viale Gabardi non certo a mani vuote. E’ stata una gara vibrante e combattuta soprattutto nell’ultimo parziale, terminato a vantaggi vietati ai deboli di cuore, che ha decretato la vittoria piena delle farfalle che adesso possono guardare con maggiore fiducia al prosieguo di un campionato, in cui non possono più ormai essere considerate una sorpresa ma una realtà destinata a conquistare un posto al sole nei play-off, che nemmeno il più ottimista dei supporters o degli addetti ai lavori poteva certo pronosticare a inizio stagione.

Partivano in maniera decisa le biancorosse, nel primo set, con un micidiale break firmato da Obossa e Van Avermaet (premiata come MVP dell’incontro) che costringeva Pistola a chiamare il minuto di sospensione (5-1). Le farfalle approfittavano degli errori in ricezione delle marchigiane che non riuscivano a dare continuità e fluidità al proprio gioco e sul 10-4, la panchina ospite aveva già speso i suoi due time-out a disposizione.

Il set scorreva via  senza grossi scossoni con Busto Arsizio che continuava a tenere il piede pigiato forte sull’acceleratore, con la Piva e la Obossa che colpivano in maniera implacabile da tutte le posizioni. Dal canto suo, Vallefoglia sbagliava tutto con una serie di errori che spianavano la strada alle lombarde che affondavano i propri attacchi  nella difesa avversaria, come la lama nel burro. Sul 19-8 Pistola provava la carta Lazda, ma il parziale ormai era già abbondantemente compromesso. Il 25-11 con il quale l’errore in battuta della Wetzel chiudeva, al secondo tentativo per le padrone di casa, il primo parziale, era la cartina da tornasole più lapalissiana del dominio assoluto delle farfalle.

Nel secondo set, arrivava – come era lecito attendersi - la reazione delle ospiti che trovavano maggiore precisione nelle conclusioni grazie alla Bici e alla Lee, cui faceva da contraltare una Olaya non sempre pulita in ricezione. Un ace della Candi permetteva a Vallefoglia di piazzare il break (8-12), costringendo coach Barbolini a spendere il suo primo time-out della serata. Due muri consecutivi della Piva e della Van Avermaet, permettevano alle biancorosse di riavvicinarsi ma erano sempre gli errori della Olaya a vanificare quanto di buono si riusciva a costruire. Sul 13-18, arrivava il secondo minuto di sospensione chiesto dalla panchina bustocca, cui facevano riscontro due errori delle ospiti che riavvicinavano le farfalle. Era Pistola stavolta a fermare il gioco e questo permetteva alle neroverdi di riprendere in mano l’inerzia del parziale che terminava al primo tentativo utile con la scatenata Lee, che firmava ben quattro punti di fila (17-25).

Nel terzo set, grande equilibrio nelle fasi iniziali con le due squadre a lottare su ogni pallone, e con errori frequenti da una parte e dall’altra. La gara non era tecnicamente eccelsa, ma giocata con grande ardore dalle dodici ragazze in campo. Un attacco finalmente vincente della Olaya e un muro della Piva, inducevano Pistola a chiamare il minuto di sospensione (12-10), dando il via al break che si sarebbe poi rivelato decisivo. La scena si ripeteva, qualche scambio dopo, quando Boldini, con una veloce anticipata, metteva a terra il pallone del 16-13: le biancorosse allungavano in maniera netta e decisa, approfittando anche delle amnesie difensive di Vallefoglia che accusava un altro blackout. Un ace della Obossa valeva il 22-15 che di fatto spegneva le velleità di rimonta delle ospiti. E così era la Piva, al secondo tentativo, a far tornare in vantaggio Busto Arsizio, nel conteggio dei set, (25-16) con una poderosa schiacciata.

Il quarto set vedeva partire a razzo le farfalle, con Pistola costretto a chiamare già time-out sul 6-3 quando la Olaya approfittava di una ricezione approssimativa delle marchigiane che si rifacevano sotto, sino a raggiungere la parità (9-9 con time-out chiamato da Barbolini), grazie a uno dei tanti errori in ricezione di una Olaya, sempre a corrente alternata. Il match diventava intenso e vibrante con i due sestetti che regalavano momenti altamente spettacolari, con le difese che facevano gli straordinari. Saliva in cattedra la Obossa, che colpiva sia in attacco che in battuta e questo permetteva alle farfalle di riallungare di nuovo (15-11), anche se Vallefoglia – come accaduto in precedenza - trovava il modo di impattare grazie a una ricezione sballata della Olaya (autentica croce e delizia dei supporters di casa). L’altalena di punteggio proseguiva, con un nuovo strappo delle biancorosse (18-15 e secondo minuto di sospensione speso da Pistola), e un altro recupero delle neroverdi che mettevano il muso avanti (18-19 con la Candi e time-out chiesto stavolta da Barbolini).

Appariva fin troppo chiaro che il set si sarebbe deciso in volata, alla lotteria dei vantaggi che avrebbe tenuto letteralmente con il fiato sospeso il palazzetto. Vallefoglia aveva a disposizione ben tre possibilità di portare il match al tie-break mentre anche le padrone di casa fallivano con la Obossa (errore in battuta sul 25-24) l’opportunità di chiuderla. La Olaya prendeva un colpo in pieno volto (27-27, con incredibile muro della Van Avermaet) e, nel momento più difficile perché non c’erano più cambi a disposizione per Barbolini, ci pensavano la Sartori e la Obossa a far pendere il piatto della bilancia dalla parte delle farfalle, facendo esplodere di gioia il “Palayamamay”.


Per effetto dei risultati di giornata, la Eurotek sale a quota 29 in classifica e rinnova la sua candidatura ai play-off consolidando la settima posizione, e tenendo a debita distanza la stessa Vallefoglia che occupa l’ultimo posto utile per accedere alla post-season. Nel prossimo turno, le farfalle saranno di scena nella tana di Scandicci in un match dal pronostico apparentemente chiuso, anche se le biancorosse hanno dimostrato in più di un’occasione di non lasciare mai nulla di intentato. Barbolini conta di recuperare nei prossimi giorni qualche giocatrice per avere maggiori scelte nelle rotazioni, anche se soprattutto per la Kunzler pare che i tempi di recupero potrebbero non essere così brevi.

Francesco Montanino


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