REVIVRE
MILANO - DIATEC TRENTINO 0-3 (19-25,
23-25, 23-25)
Revivre
Milano: Milushev 20, Gavenda ne, Alletti 3, Sbertoli, Skrimov 14, Russomanno Dos
Santos 3, Tosi (L), Togni, Rivan (L), Baranek ne, Boninfante 1, Burgsthaler 8,
Marretta. All.: Monti.
Diatec
Trentino: Nelli ne, Antonov 8, Mazzone T. ne, Bratoev ne, De Angelis (L),
Giannelli 3, Lanza 1, Sole' 12, Djuric 17, Colaci (L), Van De Voorde 5, Urnaut
14, Mazzone D. ne.
All.:
Stoytchev.
Arbitri:
Gnani e Cappello.
Note:
Spettatori 1755 per un incasso di € 7.660,92. Battute punto Revivre Milano: 5.
Battute sbagliate Revivre Milano: 9. Battute punto Diatec Trentino: 2. Battute
sbagliate Diatec Trentino: 13. Durata set: 22', 28', 28'.
Legnano
(Milano): Pronostico rispettato. La Diatec Trentino prosegue la propria
rincorsa verso le primissime posizioni, liquidando in un'ora e mezzo di gioco
il fanalino di coda Milano con uno scontato, ma sofferto 3-0.
Non e'
stata una passeggiata per Trento, cosi' come aveva avvertito in sede di
presentazione Stoytchev, ben conscio delle insidie nascoste in un match che
solo sulla carta era facile. Perche' in realta' il campo ha raccontato di un
incontro ben più combattuto ed equlibrato di quanto non racconti il punteggio
conclusivo.
La
Diatec incassa com'era tutto sommato prevedibile i tre punti e mette pressione
alle battistrada Civitanova e Modena. Milano invece esce sconfitta con l'onore
delle armi e questo le fa ben sperare per ottenere una salvezza comunque alla
portata. Se gli uomini di Monti metteranno in campo questo spirito, la
permanenza in massima serie potrebbe concretizzarsi, considerando che c'è
ancora un intero girone di ritorno da disputare.
La
differenza di valori in campo e' emersa soprattutto nelle fasi finali del
secondo e terzo set, vinti praticamente in fotocopia da Trento con il punteggio
di 23-25, in cui l'esperienza e la classe dei campioni d'Italia nel gestire le
fasi più delicate hanno fatto pendere la bilancia dalla loro parte. E questo -
va sottolineato - nonostante la buona volontà dei meneghini che hanno offerto
una prestazione dignitosa e coraggiosa, uscendo dal campo comunque fra gli
applausi dei propri supporters.
Nel
primo set, i lombardi provavano a sorpendere Trento forzando moltissimo in
battuta: gli ospiti
faticavano non poco a trovare le giuste contromisure
soprattutto in ricezione, con la coppia bulgara Milushev-Skrimov che facevano
breccia con buone soluzioni offensive.
Il tempo
di registrare al meglio la ricezione con Giannelli (prova maiuscola in cabina
di regia) e Mazzone, ed ecco che Trentino andava al primo time-out avanti
(9-12) con un muro di Van De Voorde. La Revivre non si scomponeva, ma la Diatec
faceva valere il proprio maggior tasso tecnico pur commettendo diversi errori
in battuta (ben 4 in questo parziale). Un muro ed una pipe di Djuric regalavano
il primo significativo break dell'incontro agli ospiti (13-17) che gestivano
senza eccessivi patemi la reazione dei milanesi. Un ace del solito Djuric
costringeva coach Monti a chiamare time-out (17-22). Al rientro in campo,
un'altra battuta vincente dello scatenato greco richiedeva l'ausilio del video
check che dava ragione a Trento. Spianando di fatto la strada verso la
conquista del set, che avveniva al secondo tentativo con il pallone schiacciato
sul taraflex stavolta da Sole' (19-25).
Ci
metteva piu' decisione Milano, al ritorno in campo: erano sempre Milishev e
Skrimov a creare qualche grattacapo alla retroguardia altoatesina (5-3), nelle
fasi iniziali della seconda frazione di gioco. La Diatec reagiva e non
mancavano fasi di gioco altamente spettacolari come quella in cui Sole' con un
incredibile recupero di piede permetteva ai suoi di mettere il muso avanti
(5-6). Si proseguiva punto a punto e si andava al tempo tecnico di sospensione
con il minimo vantaggio per Milano (12-11). Le due squadre lottavano su ogni
pallone e dopo che Skrimov inchiodava a terra il punto del 17-15, al termine di
uno scambio particolarmente entusiasmante, Stoytchev era costretto a chiamare
timeout.
Il
tema del set era ormai lapalissiano, con Trento che però trovava in Djuric e
Sole' le bocche di fuoco necessarie per piazzare il break. Milano aveva un
sussulto con cui annullava due set-point, prima di arrendersi alla potente
conclusione di Djuric (23-25) che consentiva ai campioni nazionali di
aggiudicarsi il parziale non senza qualche sofferenza.
Gli
altoatesini capivano che non era più il caso di scherzare, e partivano con il
piede pigiato sull'acceleratore, grazie ad un incontenibile Djuric che
costringeva Monti a richiamare i suoi in panchina (2-6). Come Trento abbassava
l'attenzione, i padroni di casa ne approfittavano per avvicinarsi (7-8) con un
bel muro di Burgsthaler. Si andava al timeout tecnico con gli ospiti avanti di
due sole lunghezze (10-12), ma con Milano che trovava non solo la forza di
impattare (17-17), ma addirittura di esaltarsi con un incredibile salvataggio
di piede tramutato poi in un micidiale muro dal positivo Skrimov (20-19).
Si
proseguiva sul filo del più assoluto equlibrio, con le due squadre che non si
risparmiavano pur di superarsi. Trento dimostrava maggiore precisione e
lucidità negli attacchi ed Urnaut con un pallonetto ben calibrato otteneva la
prima palla match. Era Sole' a regalare il punto decisivo con un imperioso
muro, dopo un miracoloso recupero di Djuric (eletto MVP dell'incontro). Con la
coda di qualche momento di suspence perché la panchina di Milano chiedeva il
video check, ma gli arbitri confermavano la validità dell'ultima azione.
Iniziava
così la festa dei giocatori ieri in maglia nera che andavano a ringraziare lo
spicchio di palazzetto occupato dai propri tifosi, che si sono sobbarcati
centinaia e centinaia di chilometri pur di essere presenti al PalaBorsani.
Anche grazie al clima di amicizia e correttezza in campo e sugli spalti, come
testimoniava uno striscione esposto all'interno del palazzetto, che sanciva
l'ottimo rapporto esistente fra le due tifoserie.
Francesco
Montanino
DANTE BONINFANTE (REVIVRE MILANO): “VOLONTA’ ED ENTUSIASMO LE NOSTRE ARMI PER RISALIRE”
La decima sconfitta in altrettante gare sin qui disputate, stavolta assume un sapore diverso. Milano ha lottato alla pari con i campioni d’Italia di Trento, mettendoli spesso e volentieri in difficoltà come dimostrano il secondo ed il terzo parziale, persi entrambi con il minimo scarto. La classifica piange ancora, come attestano i due miseri punti sin qui portati a casa. Ma la buona prova offerta ieri sera autorizza a crederci fino alla fine. Parola di Dante Boninfante, al suo esordio nelle fila biancorosse, ed autore di un’ottima prova. “Siamo stati bravi a stare in partita – confermava – per due set e mezzo. Ci abbiamo messo tanta volontà ed entusiasmo, e su questa base dovremo allenarci nei prossimi giorni per migliorare il nostro livello tecnico. Sicuramente a questa squadra manca ancora qualcosa per vincere i finali di set, e ci sono tutti i presupposti per prepararsi bene in vista della gara di mercoledì prossimo”.
DANTE BONINFANTE (REVIVRE MILANO): “VOLONTA’ ED ENTUSIASMO LE NOSTRE ARMI PER RISALIRE”
La decima sconfitta in altrettante gare sin qui disputate, stavolta assume un sapore diverso. Milano ha lottato alla pari con i campioni d’Italia di Trento, mettendoli spesso e volentieri in difficoltà come dimostrano il secondo ed il terzo parziale, persi entrambi con il minimo scarto. La classifica piange ancora, come attestano i due miseri punti sin qui portati a casa. Ma la buona prova offerta ieri sera autorizza a crederci fino alla fine. Parola di Dante Boninfante, al suo esordio nelle fila biancorosse, ed autore di un’ottima prova. “Siamo stati bravi a stare in partita – confermava – per due set e mezzo. Ci abbiamo messo tanta volontà ed entusiasmo, e su questa base dovremo allenarci nei prossimi giorni per migliorare il nostro livello tecnico. Sicuramente a questa squadra manca ancora qualcosa per vincere i finali di set, e ci sono tutti i presupposti per prepararsi bene in vista della gara di mercoledì prossimo”.
A
fare i complimenti alla Revivre era il coach della Diatec, Radostin Stoytchev
che osservava come “Milano ha giocato
molto bene, forzando e rischiando tantissimo in battuta, in difesa ed in
contrattacco. Sono contento del risultato, anche se si poteva fare meglio in
battuta dove abbiamo sbagliato un po' troppo”. Poi si soffermava sulle
prove dei singoli. “Antonov può ancora
migliorare nella battuta flot mentre Urnaut, che ho schierato nel sestetto base,
ha fatto molto bene considerando che avrà bisogno ancora di un po' di tempo
prima di esprimersi al meglio. Adesso pensiamo a recuperare altri giocatori,
perché ci aspetta una gara molto insidiosa a Verona”.
Sulla
stessa lunghezza d’onda, anche Tine Urnaut autore di una buona
prova che esprimeva la propria soddisfazione per “aver aiutato la squadra nei momenti più difficili del match e portato
a casa tre punti molto importanti. Dobbiamo ancora crescere, ma il modo con cui
abbiamo reagito di fronte alle difficoltà mi rende ottimista. Fisicamente, mi
sento meglio anche se occorrerà un po' di tempo prima di recuperare il ritmo
gara. Ci aspettano ora due partite molto importanti, a cominciare da quella di
Verona”.
Per
Trento e Milano, c’è un incrocio veneto da superare nel prossimo turno di
campionato. I campioni d’Italia dopodomani pomeriggio faranno visita la
Calzedonia Verona, in uno scontro al vertice particolarmente significativo che
dirà se Trento può riagganciare le primissime posizioni di classifica, anche
prima della fine del girone di andata. Per la Revivre invece mercoledì sera
altro impegno casalingo, stavolta con la Tonazzo Padova per ottenere il primo
successo stagionale in quello che può definirsi come uno scontro diretto nella
lotta per non retrocedere.
F.M.
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