Castellanzese, Colombo entra e segna: con il Sangiuliano è 1-1

 

Un gol per parte e un punto a testa per Castellanzese e Sangiuliano City, con i padroni di casa in vantaggio a inizio secondo tempo con la rete di Ciuffo al quale ha risposto Colombo, entrato dalla panchina.

Neroverdi che continuano la serie positiva, con tre risultati utili consecutivi tra casa e trasferta.

CRONACA

TREZZO SULL’ADDA (MI) La Castellanzese, priva all’ultimo momento di Poli – fermato da una contusione durante il riscaldamento pre partita – parte subito aggressiva seppur la prima conclusione del match è firmata da Palesi, con il tiro bloccato in sicurezza da Mangano.

La risposta neroverde è nei piedi di Robbiati, ben servito da Fall, che termina la sua corsa sul fondo del campo.

Neroverdi che provano a impensierire la retroguardia avversaria sfruttando anche i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, che permettono sia a Fall sia a Boccadamo di prendere velocità e attaccare la profondità.

Primo tempo giocato con grinta da parte della Castellanzese contro un avversario che tiene bene il campo e risponde colpo su colpo agli attacchi neroverdi.


Ripresa che inizia con il vantaggio dei padroni di casa dopo nemmeno due minuti, grazie al tiro di Ciuffo che sorprende Mangano; il portiere neroverde riesce a toccare il pallone che sbatte sul palo prima di finire in rete.

I ragazzi di Mister Cotta non si perdono d’animo, lottando su ogni pallone con grinta e alzando ancora di più il ritmo alla ricerca del pareggio.

Il pareggio della Castellanzese arriva dalla panchina, grazie a Colombo – subentrato a Lacchini – al venticinquesimo; bella geometria di Gritti che serve sulla sinistra Boccadamo, il cui controllo di petto è perfetto e gli permette di saltare il diretto avversario e di servire Colombo, appostato tutto solo davanti alla porta.
Il tocco sotto misura da due passi permette ai neroverdi di trovare l’1-1.

Ci prova anche Di Coste pochi minuti dopo, con un tiro potente e preciso intercettato dalla retroguardia prima che il pallone arrivi nel raggio d’azione di Libertazzi.

Nei minuti di recupero la Castellanzese tenta l’arrembaggio con Fall, rischiando solamente sulla conclusione di Saggionetto, ribattuta da Mangano prima che la difesa neroverde liberi l’area.

L’1-1 chiude la contesa, al termine di una partita giocata ad alti ritmi da entrambe le squadre.

TABELLINO

SANGIULIANO CITY – CASTELLANZESE 1–1 (0-0)

RETI: 2’ st Ciuffo (SC), 25’ st Colombo (C)

SANGIULIANO CITY (4-3-3): Libertazzi; Ciuffo, Varoli, Rettore, Premoli; Barzago, Palesi (36’ st Saggionetto), Cazzaniga; Nisticò (23’ st Lupano), Cogliati (41’ st Vassallo), Balla (23’ st Cocuzza). A disposizione: Carriello, Mazzola, Gatto, Cravino, Deiana. Allenatore: Omar Albertini

CASTELLANZESE (3-5-2): Mangano; Robbiati, Gritti, Bernardi; Fall, Castelletto, Lacchini (16’ st Colombo), Di Coste, Boccadamo; Serra, Padovan (36’ st Rusconi, 50’ st Rodolfo Masera). A disposizione: Scodellaro, Beretta, Marrone, Ruschena, Confalonieri, Amato. Allenatore: Corrado Cotta

ARBITRO: Lorenzo Spinelli di Cuneo; assistenti Francesco Serusi di Oristano e Angelo Celestino di Reggio Calabria

AMMONITI: 5’ st Barzago (SC), 16’ st Rettore (SC), 36’ st Bernardi (C), 40’ st Boccadamo (C), 44’ st Castelletto (C), 49’ st Vassallo (SC)

ESPULSI: nessuno

RECUPERO: 0’ + 7’

Al seguente link è possibile ascoltare le dichiarazioni dell'allenatore neroverde Signor Corrado Cotta: https://www.castellanzese.com/video-mister-cotta-grande-reazione-partita-maschia-e-di-ritmo/

Foto: Aldo Massarutto

SERIE D: CASTELLANZESE, PARI CON RIMPIANTO CON IL BRENO

 


CASTELLANZESE – BRENO 2-2 (1-2)

CASTELLANZESE: Poli, Robbiati, Gritti, Castelletto, Colombo (83’ Fall), Padovan, Lacchini, Rusconi (68’ Serra), Di Coste, Bernardi, Boccadamo. A disposizione: Mangano, Rodolfo, Beretta, Marrone, Fall, Ruschena, Confalonieri, Amato. All.: Cotta.

BRENO: Del Vecchio, Lorini, Suardi, Tagliani, Guerini (66’ Randazzo), Quaggiotto (88’ Contessi), Minessi, Peli (80’ Gentili), Cristini, Papa, Verzeni (80’ Bassini). A disposizione: Serio, Gustavo, Berna, Beduschi, Rusconi. All.: Bersi.

Arbitro: Niccolai, di Pistoia (Assistenti: Bruno e Cocco, di Lanciano).

Note: Giornata mite e soleggiata, con terreno in buone condizioni. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Boccadamo (C), Tagliani (B), Randazzo (B), Verzeni (B), Bassini (B), Cristini (B). Espulsi: nessuno. Calci d’angolo: 4-3. Recupero: 2’+ 4’.

Reti: 10’ Lacchini (C), 13’ Tagliani (B), 40’ Minessi (B), 73’ Serra (C).



CASTELLANZA – Qual è il vero volto della Castellanzese? Quello dimesso e balbettante del primo tempo, oppure quello arrembante e convinto degli ultimi 30’? Difficile dare una risposta, soprattutto dopo aver assistito a un match come quello contro il Breno in cui i neroverdi hanno confermato di essere formazione dal rendimento davvero altalenante. In cui, alternano momenti di ottimo calcio che mettono in difficoltà gli avversari, ad altri invece dove la formazione di Cotta appare in soggezione e si smarrisce senza una ragione apparente.

La gara di oggi del “Provasi” poteva permettere ai varesini di scavalcare in classifica proprio il Breno avanti in classifica di una sola lunghezza, ma così non è stato. Ne è uscito infatti un pareggio tutto sommato salomonico per quel che si è visto in campo, con un tempo a testa e qualche rammarico per i neroverdi che nei minuti finali hanno letteralmente messo alle corde gli ospiti, senza però riuscire a trovare il colpo risolutore da tre punti. Tre punti che mancano davanti al pubblico amico da oltre un mese, quando il bomber Chessa (oggi assente) piegò la resistenza della Casatese. Una tendenza che prosegue e che sta impedendo alla Castellanzese di spiccare il volo verso posizioni di classifica ancora più interessanti.

Il match entrava nel vivo sin dalle primissime battute con gli ospiti che aggredivano i portatori di palla castellanzesi e i padroni di casa costretti ad attendere nella propria metà campo. Al 5’ Poli era bravo ad anticipare Verzesi, sugli sviluppi di un’azione ben congegnata da parte del Breno, mentre la replica della Castellanzese arrivava al 7’ dopo con una progressione di Boccadamo, sulla quale era provvidenziale l’intervento in chiusura di un difensore avversario.

La gara viveva un sussulto a cavallo fra il 10’ e il 13’ quando le due squadre andavano entrambe a segno. Dapprima erano i neroverdi a passare in vantaggio, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Lacchini colpiva al volo dai 25 metri in splendida coordinazione, lasciando partire un bolide sul quale nulla poteva Del Vecchio. Neanche il tempo di festeggiare per i padroni di casa, che tre minuti dopo Tagliani ripristinava la parità, ribadendo in rete il pallone dopo il palo colpito su calcio piazzato da Guerini.

L’intensità messa in campo dai ventidue in campo continuava a essere notevole, con le due formazioni che pressavano alto mantenendo le linee abbastanza strette: si giocava in soli trenta metri ed appariva chiaro che bastava un errore per creare i presupposti per creare occasioni importanti. Il gioco ristagnava perciò nella zona nevralgica del campo, sino a quando al 27’ era Guerini a rendersi minaccioso dalle parti di Poli con una conclusione in precario equilibrio, che però non centrava lo specchio della porta. La Castellanzese man mano però arretrava il baricentro della propria azione e questo permetteva al Breno di assumere il comando delle operazioni in mezzo al campo. Al 40’ i bresciani operavano il sorpasso con Minessi, che colpiva al volo di tacco in maniera a dir poco spettacolare, dopo un cross con il contagiri di Peli. Il tempo si chiudeva con i granata che gestivano, senza correre inutili rischi e i neroverdi, incapaci di abbozzare una reazione.

Nella ripresa, la Castellanzese provava il forcing alla ricerca del pareggio, ma doveva fare i conti con un Breno che chiudeva bene tutti gli spazi e, quando poteva, ripartiva. I neroverdi protestavano al 50’ con Boccadamo che cadeva in area granata, ma l’arbitro lasciava correre fra le proteste del pubblico; sul capovolgimento di fronte, Guerini provava a piazzarla sul secondo palo, ma angolava troppo la conclusione.



Il tema tattico del match, stavolta, era diametralmente opposto a quello dei primi 45’ perché il Breno trovava maggiori spazi, con i neroverdi che inevitabilmente si scoprivano, prestando il fianco alle veloci ripartenze ospiti. Al 67’ Robbiati ci provava di testa, sugli sviluppi di un corner, ma la conclusione non creava problemi a Del Vecchio. Le soluzioni su calcio piazzato si rivelavano comunque un fattore, e al 73’ Serra permetteva alla Castellanzese di pervenire al pareggio con un altro colpo di testa che stavolta trovava l’angolino basso alla destra di Del Vecchio.

Palpitanti le fasi finali del match con i neroverdi che, sospinti dal pubblico, cercavano di vincerla, e il Breno sornione pronto ad attendere il momento giusto per colpire ancora. All’82’ era Padovan a sfiorare il 3-2 con una conclusione che si perdeva a lato non di molto cui faceva da contraltare, qualche secondo dopo, la replica del Breno con il tiro a giro di Bassini che lambiva il secondo palo: il neoentrato protestava, ravvisando una deviazione da parte di un avversario, e l’arbitro lo ammoniva. Cotta, a questo punto, gettava nella mischia anche Fall e all’88’ era Di Coste a far venire ancora i brividi a Del Vecchio con una girata che sfiorava il palo, mentre sugli sviluppi di una punizione si accendeva una mischia con l’estremo difensore granata si ritrovava il pallone fra le braccia, dopo essersi accovacciato per terra. Era l’ultima emozione del match, che vedeva comunque uscire gli uomini di Cotta fra gli applausi seppur con qualche rammarico.

In classifica, resta tutto più o meno tutto invariato con i neroverdi che salgono a quota 18, in una posizione di totale tranquillità. Nel prossimo turno, la Castellanzese farà visita al Sangiuliano City, in un match importante per mettere altro prezioso fieno in cascina per tenere lontane le zone calde della classifica.

Francesco Montanino


LA UYBA LOTTA E SUPERA ANCHE PINEROLO AL TIE-BREAK

 


EUROTEK BUSTO ARSIZIO – WASH 4 GREEN PINEROLO 3-2 (22-25, 29-27, 25-13, 20-25, 15-8)

EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO: Howard ne, Pelloni (L), Piva 25, Olaya ne, Van Avermaet 14, Morandi ne, Lualdi ne, Sartori 10, Obossa 10, Frosini 6, Kunzler 19, Boldini 1, Scola 3, Magli (L) ne. All.: Barbolini.

WASH 4 GREEN PINEROLO: Sorokaite 17, Cosi 0, Cambi 7, Di Mario (L), Sylves 8, Bussoli (L), D’Odorico 0, Bracchi 4, Olinga ne, Smarzek 7, Akrari 10, Perinelli 14, Moreno Reyes 0, Avenia 0. All.: Marchiaro.

Note - Spettatori: 1681. Durata set: 33’, 38’, 22’, 28’, 16’. Battute sbagliate: Busto Arsizio: 10, battute punto Busto Arsizio: 9. Battute sbagliate Pinerolo: 9; battute punto Pinerolo: 6. MVP: Piva.

Arbitri: Carcione e Saltalippi.

Busto Arsizio – Terzo successo di fila per la UYBA che ha la meglio sull’agguerrita Pinerolo, al termine di un match combattuto ed equilibrato. Dopo i prestigiosi successi contro Scandicci e Chieri, le ragazze di Barbolini hanno prevalso al tie-break al cospetto dell’esperta compagine piemontese, con una prestazione meno brillante delle precedenti ma comunque di spessore.

Nel primo set le biancorosse, dopo un avvio equilibrato, subiva la precisione in ricezione delle avversarie (57%) con la Sylves e la Perinelli che davano il là al sorpasso di Pinerolo (9-11). Gli errori della Obossa in ricezione e della Kunzler in attacco, permettevano alle ospiti di ampliare il divario, con Barbolini costretto a chiamare time-out quando la Akrari piazzava il muro del 13-17. La Piva e la stessa Kunzler provavano a riavvicinare le biancorosse, ma erano le piemontesi a portare a casa il set, al secondo tentativo, con la Cambi.

Nel secondo set, erano la Van Avermaet e la Piva (premiata quale MVP del match e autrice di ben 25 punti messi a referto) a suonare la carica per le farfalle che conquistavano subito un discreto margine (13-9). Pinerolo però non mollava e riusciva poco alla volta a ricucire lo strappo. Appariva chiaro che anche questo set si sarebbe deciso in volata, con le due squadre punto a punto: le piemontesi provavano a mettere il muso avanti con la Perinelli, ma la Piva vestiva i panni della trascinatrice e con un attacco vincente permetteva alla UYBA di impattare sul 23 pari. Un ace della Scola regalava il primo set-point, ma la Perinelli lo annullava. Un errore in attacco della Kunzler capovolgeva la situazione, ma anche la Akrari sbagliava in battuta. Si andava avanti ad oltranza, sino a quando due bordate della Sartori non ripristinavano la parità (29-27).

Nel terzo set, Pinerolo accusava il colpo, e la UYBA offriva la migliore versione di sé, ovvero quella con cui ha steso Scandicci e Chieri. Le farfalle, dopo un inizio al piccolo trotto, innestavano le marce alte e per le ospiti era notte fonda. Erano la Piva e la Van Avermaet, in particolare, a mettere a terra palloni su palloni, con la ricezione ospite che non riusciva a prendere le misure adeguate per contenere gli attacchi delle biancorosse che, scambio dopo scambio, scavavano un solco che si sarebbe poi rivelato incolmabile. Nemmeno i time-out e i cambi chiamati da Marchiaro servivano a sovvertire le sorti di un set, che Busto Arsizio si aggiudicava senza grosse difficoltà, grazie agli errori in ricezione della Bracchi e in attacco della Reyes (25-13).

Nel quarto set, si capovolgeva la situazione con Pinerolo subito avanti e le farfalle costrette sempre a inseguire, sbagliando spesso in ricezione. Gli errori della Pelloni e della Kunzler erano lo specchio fedele di un andamento diverso, che vedeva stavolta le ospiti a condurre e a conquistare anche sette punti di margine (10-17). Le biancorosse provavano a ricucire lo strappo, ma alle piemontesi bastava gestire per portare a casa il set: cosa che riusciva alla Akrari, al secondo tentativo (20-25).

Nel tiè-break, infine, le bustocche subito conquistavano il vantaggio grazie alla Piva e alla Van Avermaet e andavano al cambio di campo avanti 8-2 grazie a un muro della Boldini. Pinerolo provava a rientrare nel set, ma non aveva la forza per imprimere un nuovo strappo. La Obossa spegneva sul nascere ogni velleità di riscossa delle piemontesi e non poteva che essere della Piva, l’attacco che chiudeva il match, al terzo tentativo (15-8).

Per effetto di questo risultato, le biancorosse salgono a quota 8 in classifica e si allontanano dalle zone basse. Nel prossimo turno, trasferta difficile nella tana della Vero Volley Milano che attualmente occupa la seconda posizione con 17 punti ad un solo punto di distanza dalla corazzata Conegliano.

Francesco Montanino

Il guizzo di Boccadamo fa volare la Castellanzese: 2-1 ad Arconate

 


Vittoria di carattere della Castellanzese sul campo dell'Arconatese, rimasta in dieci uomini dalla mezz'ora del primo tempo per l'espulsione di Cavagna.

Ad aprire le marcature è Colombo su calcio di rigore, assegnato per fallo su Padovan da parte di Luoni, autore del momentaneo pareggio a quattro dall'intervallo. 

Nella ripresa, occasioni da una parte e dall'altra, con il guizzo di Boccadamo al primo dei tre minuti di recupero che regala la vittoria ai neroverdi.


CRONACA

ARCONATE (MI) Partenza sprint da parte della Castellanzese che sblocca il match dopo appena sei minuti su calcio di rigore. La percussione di Castelletto trova ben posizionato Colombo il quale, con un tocco di prima, innesca Padovan, atterrato appena dentro l’area di rigore da Luoni. Per l’arbitro non ci sono dubbi nell’assegnare il tiro dagli undici metri.
Sul dischetto si presenta Capitan Colombo che batte Santulli, nonostante il portiere oroblu indovini l'angolo, riuscendo solamente a toccare  tocco di quest’ultimo che tocca il pallone mandandolo sul palo interno.

La risposta dell’Arconatese non si fa attendere, con il pallone calciato da Alberton che termina la sua corsa sul palo prima di entrare in possesso della retroguardia neroverde.

I ragazzi di Mister Cotta vanno ad un passo dal raddoppio al decimo: Boccadamo serve Padovan, che controlla e tira al volo di sinistro a colpo sicuro, con il pallone che si infrange sulla traversa. 

I padroni di casa restano in inferiorità numerica poco dopo la mezz’ora per l’espulsione di Cavagna, reo di aver commesso fallo sulla trequarti avversaria ai danni di Lacchini. Secondo giallo e Arconatese in dieci uomini.

Nonostante l’uomo in meno i ragazzi di Mister Livieri non rinuncia ad attaccare, trovando il pareggio a quattro dall’intervallo con il colpo di testa di Luoni, che sfrutta il calcio d’angolo dalla sinistra di Nacci e colpisce a due passi dalla linea di porta.



Nella ripresa è Gyimah ad avere sui piedi la palla del possibile vantaggio, servito sulla corsa da Nzala Kabala. L’attaccante oroblu si presenta tutto solo davanti a Mangano ma alza troppo la conclusione, con il pallone che sfila sopra la traversa.  

La Castellanzese prova ad alzare il livello e a pressare a tutto campo alla ricerca dello spazio giusto, con la squadra di casa che si difende, giocando prevalentemente di rimessa.

Nel primo dei tre minuti di recupero si concretizza l’azione giusta per i neroverdi.

Tutto nasce dal recupero palla di Lacchini a centrocampo, che apre su Fall a sinistra, bravo a portare palla e a servire per Boccadamo largo a destra, a sua volta rapido del passare palla a Castelletto. Passaggio di quest'ultimo per Padovan al limite dell’area e scarico arretrato ancora a Lacchini.

L’apertura di prima intenzione del numero 16 neroverde per Boccadamo è perfetta, così come la conclusione da posizione defilata che passa sotto le gambe di Santulli e termina in rete per il nuovo e definitivo vantaggio della Castellanzese.

Triplice fischio e vittoria neroverde per 2-1.


TABELLINO

ARCONATESE – CASTELLANZESE 1–2 (1-1)

RETI: 6’ pt rig. Colombo (C), 41’ pt Luoni (A), 46’ st Boccadamo (C)

ARCONATESE (3-5-2): Santulli; Vavassori, Del Carro, Luoni; Gyimah (40’ st Albisetti), Alberton, Cavagna, Nacci, Menegazzo; Ronzoni (11’ st Sokna), Fanelli (11’ st Nzala Kabala). A disposizione: Greco, Mocchetti, Mollica, Medici, Airaghi, Donizetti. Allenatore: Giovanni Livieri

CASTELLANZESE (3-5-2): Mangano; Rodolfo Masera (20’ st Serra), Gritti, Bernardi; Rusconi (35’ st Fall), Lacchini, Castelletto, Di Coste, Boccadamo; Colombo (20’ st Robbiati), Padovan. A disposizione: Scodellaro, Beretta, Marrone, Ildefonsi, Ruschena, Confalonieri. Allenatore: Corrado Cotta

ARBITRO: Gaetano Milone di Barcellona Pozzo di Gotto; assistenti Giuseppe Trefiletti di Acireale e Alessandro Firera di Ragusa

AMMONITI: 13’ pt Cavagna (A), 15’ st Castelletto (C), 30’ st Bernardi (C), 37’ st Vavassori (A)

ESPULSI: 32’ pt Cavagna (A) per doppia ammonizione

RECUPERO: 2’ + 3’


Stefano Benetazzo

Foto: Aldo Massarutto (Fotografo ufficiale U.S.D. Castellanzese 1921)

Al seguente link è possibile ascoltare le dichiarazioni dell'allenatore neroverde Signor Corrado Cotta: https://www.castellanzese.com/video-mister-cotta-buona-partita-la-squadra-ha-dato-tutto/


LA UYBA AFFONDA LA CORAZZATA SCANDICCI E SI REGALA UNA SERATA DA SOGNO!

 


EUROTEK BUSTO ARSIZIO – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-1 (25-22, 23-25, 25-20, 25-20)

EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO: Howard ne, Pelloni (L), Piva 8, Olaya ne, Van Avermaet 13, Morandi ne, Lualdi ne, Sartori 9, Obossa 24, Frosini ne, Kunzler 13, Boldini 3, Scola 0, Concolino ne. All.: Barbolini.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Herbots 5, Castillo (L2), Ruddins 7, Kotikova ne, Ognjenovic 1, Parrocchiale (L), Bajema 4, Graziani 6, Nkawalor 2, Da Silva 8, Baijens 0, Antropova 24, Mingardi 3, Gennari 0. All.: Gaspari.

Note - Spettatori: 2011. Durata set: 26’, 31’, 28’, 25’. Battute sbagliate Busto Arsizio: 9, battute punto Busto Arsizio: 6. Battute sbagliate Scandicci: 13; battute punto Scandicci: 4. MVP: Obossa.

Arbitri: Puecher e Marconi.


Busto Arsizio - Miracolo a Busto Arsizio! La UYBA, ancora a secco di punti e di vittorie in campionato, nonché reduce da una settimana a dir poco travagliata con la rescissione di coach Caprara, tira fuori una prestazione semplicemente sensazionale e strapazza con un sonoro 3-1 la corazzata Scandicci (battuta l’ultima volta al Palayamamay nel lontano 2016), convinta di fare un sol boccone delle avversarie, annunciate in netta difficoltà. È finita come nessuno si sarebbe mai aspettato: ovvero, con le biancorosse in trionfo davanti ai propri tifosi letteralmente in visibilio per quanto assistito, e le biancoblù a terra, a smaltire la delusione per una cocente sconfitta che non era prevista.

È accaduto che le farfalle sono apparse letteralmente trasformate rispetto alle precedenti, deludenti uscite, mostrando doti caratteriali sin qui nascoste e insospettabili, e capaci di lottare su ogni pallone come da tanto, troppo tempo non si vedeva da queste parti. La vittoria piena ha il sapore di una vera e propria impresa, considerando l’altissimo valore di Scandicci che vanta nelle proprie fila l’olimpionica Antropova e altre giocatrici di assoluto livello (fra cui, le ex Mingardi ed Herbots). Sugli scudi, in particolare, la Obossa autrice di una prestazione mostruosa con ben 24 punti messi a referto (top scorer della serata insieme alla Antropova), e premiata non a caso quale MVP dell’incontro.

Nel primo set, partenza all’insegna del grande equilibrio con le due squadre che lottavano punto a punto: Scandicci che si affidava alla sua bocca di fuoco Antropova per fare breccia nella ricezione avversaria, mentre le biancorosse trovavano in Obossa il proprio terminale offensivo. Le toscane forzavano molto in battuta (saranno ben 4 gli errori commessi nel parziale), con Busto Arsizio che invece appariva letteralmente indemoniata rispetto alle ultime uscite. Erano la Van Avermaet e la Kunzler a piazzare il break che si sarebbe poi rivelato decisivo e che costringeva Gaspari a spendere i due suoi time-out a disposizione, mentre le farfalle esaltavano i propri tifosi anche con alcuni spettacolari recuperi. Le ospiti provavano a rientrare nel parziale con la solita Antropova, ma le lombarde riuscivano a tenere botta e con Boldini chiudevano il discorso, al secondo tentativo (25-22).

Nel secondo set le toscane partivano forte grazie alle battute potenti della Antropova (2-5), ma le farfalle non mollavano la presa e avevano il pregio anzi non solo di ricucire subito lo strappo ma anche di piazzare il sorpasso con le ispiratissime Van Avermaet e Obossa che affondava a ripetizione nella difesa di Scandicci che faticava non poco a prenderne le misure (13-10 e time-out chiamato da Gaspari). Le ospiti uscivano dai blocchi ringalluzzite e il turno di battuta della Da Silva valeva un parziale di 5-0 che permetteva loro di mettere il muso avanti, costringendo Barbolini a spendere il minuto di sospensione (14-15). Si lottava allo stremo su ogni pallone, con Scandicci che provava ad allungare e Busto Arsizio per nulla disposta a mollare (20-19, con pallonetto spinto della Kunzler e secondo time-out chiamato dalla panchina biancoblù). Si arrivava così, come prevedibile, alla lunga volata finale con due attacchi andati a segno della ex Mingardi e della Antropova che permettevano alle toscane di piazzare un mini-break (21-23 e secondo time out di Busto Arsizio), rintuzzato dalla Obossa (23-23). Il parziale era però deciso da un muro della Da Silva che murava efficacemente un attacco della Obossa, al primo set-point (23-25).

Il terzo set iniziava sotto la stessa falsa riga dei precedenti, con le biancorosse sempre determinate e sul pezzo, e le quotata Scandicci che si affidava alla classe di Antropova per far pendere la bilancia dalla propria parte. Si viaggiava sul filo dell’equilibrio per buona parte del parziale, con la sfida a distanza fra la Obossa e la fuoriclasse russa naturalizzata italiana che mettevano a terra tutto ciò che gravitava dalle proprie parti, ed erano garanzia di uno spettacolo per palati fini. Una pipe della Kunzler permetteva alle farfalle di impattare (13-13), imitata dalla Obossa nello scambio successivo che valeva il sorpasso che costringeva Gaspari a parlarci su con le sue atlete. La stessa ex Casalmaggiore trascinava ed esaltava il “Palayamamay” con alcuni attacchi di straordinaria efficacia che permettevano alle biancorosse di allungare (19-15 e time-out Scandicci).

Come nel precedente parziale, Gaspari richiamava in panchina Ognjenovic e inseriva la Mingardi per ricucire lo strappo. L’operazione riusciva (19-19), ma la UYBA non si faceva abbattere nemmeno stavolta e trovava addirittura il modo di piazzare un micidiale contro-break di 4 punti consecutivi che alla fine si rivelava decisivo. Una terrificante bordata della scatenata Obossa (ben 10 punti nel parziale!) valeva il nuovo vantaggio bustocco, al primo tentativo (25-20) e la sicurezza di essersi portati a casa almeno un punto da una sfida che stava assumendo, una piega a dir poco sbalorditiva.

Trend che era confermato anche dal quarto e ultimo set, inaugurato dall’ennesimo pallone messo giù dalla Obossa, ma era tutta a squadra biancorossa ad esprimersi ad altissimi livelli con la Kunzler che metteva sistematicamente fuori fase la ricezione avversaria. Scandicci restava nel match grazie alla Antropova che si caricava le biancoblù sulle proprie spalle (8-9 e time-out chiamato da Barbolini), ma le biancorosse continuavano a dare loro filo da torcere, con la Obossa che riprendeva a macinare punti dalla prima linea (12-12). Anche in questo parziale, l’equilibrio era il marchio distintivo che meglio descriveva l’andamento di un match sempre in bilico e capace di entusiasmare quando la Boldini andava a murare un punto che sembrava fatto della Antropova e Kunzler regalava il nuovo vantaggio alle farfalle (19-18 e time-out Scandicci). Sul 22-19, Gaspari chiamava il secondo time-out a propria disposizione, ma quello che sembrava impensabile e impronosticabile diventava realtà quando la Van Avermaet, al primo match-point, faceva letteralmente esplodere il Palayamamay trovando la deviazione del muro toscano dopo un altro spettacolare recupero della ricezione bustocca (25-20).

La UYBA, con questo incredibile successo, muove finalmente la classifica e si schioda da quel pesante e ingombrante “zero” che aveva sollevato tantissime nubi sul suo futuro. Il successo odierno, ottenuto al cospetto di una delle più accreditate pretendenti alla conquista del titolo, potrebbe regalare quelle iniezioni di fiducia e di autostima, che mancavano come il pane in casa biancorossa. L’importante sarà adesso trovare continuità e il match di mercoledì prossimo in trasferta a Chieri, potrà fornire ulteriori indicazioni in tal senso.

Francesco Montanino


CALCIO SERIE D: LA CASTELLANZESE CADE CONTRO LA PRO PALAZZOLO


CASTELLANZESE – PRO PALAZZOLO 1-2 (0-0)

CASTELLANZESE: Poli, Robbiati (75’ Lacchini), Gritti, Castelletto, Colombo, Padovan (63’ Serra), Fall (75’ Chessa), Rusconi, Di Coste, Bernardi, Boccadamo. A disposizione: Mangano, Rodolfo, Marrone, Ruschena, Amato. All.: Cotta.

PRO PALAZZOLO: Lionetti, Bane, Allievi, Armati, Boschetti, Pinardi, Conti (22’ Paderno), Tremolada (82’ Oliveri), Alessandro (67’ Arras), Ceravolo (76’ Barwuah), Ciccone. A disposizione: Sisti, Maffeis, Muhic, Zocco, Manto. All.: Didu.

Arbitro: Carrisi, di Padova (Assistenti Spagnolo e Scorrano, di Lecce).

Note: Giornata mite e variabile, con terreno in buone condizioni nonostante le pesanti piogge dei giorni scorsi. Spettatori: 200 circa, con rumorosa rappresentanza proveniente da Palazzolo. Ammoniti: Robbiati e Castelletto (C), Lionetti (PP). Espulsioni: nessuna. Calci d’angolo: 4-7. Recupero: 3’ + 4’.

Reti: 57’ e 62’ Bane (PP), 63’ Rusconi (C).

CASTELLANZA – Dopo l’amara sconfitta nel turno infrasettimanale contro il Magenta la Castellanzese cade anche davanti al proprio pubblico, al cospetto di una Pro Palazzolo apparsa spigliata e padrona del campo per ampi tratti del match. Giusto il risultato finale, considerando che i bresciani hanno avuto le occasioni migliori, mentre la Castellanzese non ha comunque sfigurato al cospetto di una compagine che ha tutte le carte in regola per lottare al vertice per tutto il campionato.

L’inizio del match era a buoni ritmi con le due squadre aggressive e capaci di capovolgere il fronte in maniera rapida. I bresciani avevano il pallino del gioco, mentre i neroverdi – dal canto loro – provavano a sorprenderne la retroguardia con i lanci lunghi per Colombo e Padovan, che però trovavano pochi spazi. La prima conclusione del match arrivava al 5’ e portava la firma di Ciccone dalla distanza, con Poli che faceva, ad ogni buon conto, buona guardia accartocciandosi a terra. L’equilibrio comunque regnava sovrano, anche se una veloce ripartenza ospite (16’) faceva scorrere brividi lungo la schiena della tifoseria castellanzese con Poli che smanacciava un insidioso cross di Ciccone, prima che Gritti mandasse provvidenzialmente in calcio d’angolo. L’occasione buona capitava su piedi di Alessandro che in equilibrio precario mandava alto, nell’area di rigore neroverde ma da posizione decentrata. Nella circostanza, si faceva male Tremolada che rientrava in campo, seppur zoppicando.

Il match non offriva spunti particolarmente interessanti, anche se era sempre la Pro Palazzolo ad avere l’iniziativa e a rendersi pericolosa al 34’ ancora con Alessandro che anche stavolta non centrava lo specchio dalla porta, con una conclusione dai 20 metri. Due minuti dopo, altra azione sul fronte d’attacco destro dei biancoblù (oggi in maglia arancione) con Ciccone che scodellava un pallone invitante nell’area neroverde, che però non trovava nessuno pronto alla deviazione decisiva sotto porta.



La Castellanzese provava, sul finale di tempo, a destarsi dal torpore e al 38’ perveniva al tiro con Bernardi, la cui conclusione era sorvegliata comunque a vista da Lionetti, mentre qualche minuto dopo era Fall a provarci, sempre dalla distanza, trovando stavolta l’opposizione di un difensore avversario. Il primo tempo terminava senza altri grossi sussulti, e si andava così al riposo con le reti ancora inviolate.

La ripresa iniziava sotto la stessa falsa riga dei primi 45’, con la Pro Palazzolo a fare la partita e a rendersi insidiosa con un pallone tagliato nel cuore dell’area di rigore della Castellanzese deviato in corner e una conclusione di Tremolada, che faceva letteralmente la barba al palo alla sinistra di Poli. Il risultato si sbloccava al 57’ quando Bane, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, incornava di testa trafiggendo l’incolpevole Poli che nulla poteva sulla potente conclusione ravvicinata del numero 26 avversario. Gli ospiti continuavano a tenere il piede premuto forte sull’acceleratore e dopo due insidiose conclusioni di Ciccone, con la seconda deviata da Poli in angolo con un grande intervento, arrivava il raddoppio: azione fotocopia del primo gol e perentorio colpo di testa ancora di Bane (62’) che realizzava la doppietta, anche stavolta in beata solitudine.

Partita finita? Macché. Palla al centro, e azione veemente della Castellanzese che si concretizzava con una staffilata all’interno dell’area bresciana di Rusconi (63’) che rimetteva tutto in discussione. I neroverdi si gettavano in avanti alla ricerca del gol del pareggio, prestando così il fianco alle ripartenze dei bresciani che si compattavano molto bene nella loro trequarti, senza correre grossi rischi. Cotta intanto gettava nella mischia anche Chessa, per dare maggiore nerbo al reparto offensivo mentre Didu, dal canto suo, si affidava alla fisicità di Barwuah per far rifiatare e tenere alta la sua squadra.

Il forcing finale della Castellanzese era generoso, ma mancava la necessaria lucidità per portare pericoli dalle parti di Lionetti e anzi rischiava in pieno recupero quando una conclusione da limite di Ciccone viene deviata in corner con la spalla da Gritti, e Arras prova il gioco di prestigio davanti a Poli che però era bravo a chiudergli lo specchio della porta, sradicando gli il pallone dai piedi. L’estremo difensore neroverde evitava ancora l’1-3, con un intervento di pregevole fattura ancora su Arras a tempo ormai scaduto.

Nel prossimo turno, gli uomini di Cotta faranno visita all’Arconatese fanalino di coda, in un match dove saranno in palio punti importanti nella lotta per non retrocedere.

Francesco Montanino


 

SERIE D: LA CASTELLANZESE SOFFRE MA PIEGA LA CASATESE

 


CASTELLANZESE – CASATESE MERATE 1-0 (0-0)

CASTELLANZESE: Mangano, Beretta, Chessa (81’ Padovan), Castelletto, Colombo (66’ Fall), Marrone (66’ Serra), Lucchini, Rusconi, Di Coste, Bernardi, Boccadamo. In panchina: Poli, Rodolfo, Cucco, Giomi, Ruschena, Amato. All.: Cotta.

CASATESE MERATE: Taliento, Pozzoli (68’ Tirapelle), Geddo, Carannante (60’ Goffi), Ferrante, Carminati, Mendola, Bolis (84’ Diana), Gningue, Isella, Astuti (60’ Grillo). In panchina: Bragotto, Invernizzi M., Di Giuliomaria, Invernizzi S., Fiorella. All.: Commisso.

Arbitro: Polizzotto di Palermo.

Reti: 79’ Chessa (Castellanzese).

Note: Giornata umida e uggiosa, tipicamente autunnale. Terreno in condizioni imperfette, con diverse zolle che si sono alzate qua e là. Prima dell’inizio del match, osservato un minuto di raccoglimento per ricordare la memoria di Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, scomparso in settimana. Spettatori: circa 200. Recupero: 1’+ 4’. Ammoniti: Carminati e Pozzoli (Casatese). Espulsi: nessuno. Calci d’angolo: 4-3.

CASTELLANZA (VA) – Dopo la rovinosa sconfitta infrasettimanale con il Civilerghe, la Castellanzese ritrova il sorriso davanti ai propri tifosi, sconfiggendo con il minimo scarto una Casatese annunciata in forma, e accreditata per espugnare il “Provasi” scalando ulteriori posizioni di classifica. Non è stato affatto un incontro bello dal punto di vista estetico, ma dopo la goleada rimediata pochi giorni fa, non ci si poteva certo aspettare il calcio champagne. Ne è uscita quindi una gara con portieri pressoché inoperosi per tutti i 90’ ed episodi (i due rigori accordati dall’ottimo Polizzotto) che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte dei padroni di casa, con Chessa che ha trasformato dopo una respinta di Taliento e Gningue che invece ha fallito in malo modo, calciando oltre la traversa.

Inizio della gara al piccolo trotto, con i neroverdi padroni di casa sicuramente più volitivi rispetto all’atteggiamento molle messo in mostra mercoledì scorso. Le due linee a quattro in fase di non possesso, inaridivano le fonti del gioco della Casatese, costretta a un palleggio sterile e prolungato che non sorprendeva i varesini. I rossoblù avevano sempre il pallino del gioco in mano, senza però riuscire a velocizzare la manovra come avrebbero dovuto fare. Le occasioni scarseggiavano e il gioco latitava in mezzo al campo, dove frequenti erano gli scontri e i contrasti che spezzettavano ulteriormente il ritmo che continuava a restare lento. Erano più gli sbadigli che le emozioni, con la casella dei tiri in porta che restava malinconicamente inchiodata sullo zero di partenza, sia da una parte che dall’altra.

Il taccuino, perciò, faticava a riempirsi di spunti degni di nota, e bisognava attendere il 24’ per segnalare la prima occasione del match, con lo stacco di testa di Gningue che si perdeva di poco a lato, con Mangano che comunque dava l’impressione di essere sulla traiettoria. Due minuti dopo, la conclusione di Astuti su cross di Geddo, sfiorava il secondo palo, facendo scorrere più di un brivido lungo la schiena della tifoseria di casa. Gli ospiti assumevano il comando delle operazioni schiacciando la Castellanzese nella propria trequarti, senza però impegnare seriamente Geddo. I padroni di casa provavano anzi a distendersi sbagliando però la misura dei passaggi, quando la Casatese si sbilanciava eccessivamente in attacco. Al 42’ Colombo falliva da ottima posizione la conclusione, sparando alto un assist di Boccadamo che aveva trovato la linea di fondo in una delle rare manovre in velocità degli uomini di Cotta. Due minuti dopo, lo stesso numero nove neroverde ciabattava in malo modo, mentre era ancora Gningue a rendersi minaccioso dapprima con una bordata dal limite che non centrava però lo specchio della porta e poi, quasi allo scadere del minuto di recupero accordato dal signor Polizzoto, con un colpo di testa in avvitamento che sfiorava il primo palo.

Il copione tattico del match non cambiava neppure nella ripresa: Casatese che macinava gioco e Castellanzese pronta a chiudere tutte le linee di passaggio provando anche a ripartire, anche se Colombo era letteralmente isolato in attacco. Al 49’ conclusione dal limite di Carannante, ma anche stavolta a difettare era la mira, con la sfera che sorvolava abbondantemente la traversa, mentre al 58’ Gningue incespicava sul pallone prima di concludere debolmente fra le braccia di Mangano.

La Castellanzese provava a scuotersi, con Chessa che provava la conclusione a giro (64’), senza però trovare il secondo palo. I padroni di casa alzavano il baricentro della propria azione, con il trascorrere dei minuti, conquistando qualche punizione dal limite che però non sortiva effetti. Il valzer delle sostituzioni non cambiava l’inerzia di un match che continuava a mantenersi brutto e noioso, e che poteva essere sbloccato solo da un episodio. Episodio che arrivava puntuale al 79’ quando Tirapelle spingeva in maniera ingenua Boccadamo nella propria area, provocando un penalty che capitan Chessa trasformava in due tempi con una spettacolare girata, dopo che Taliento aveva respinto la prima conclusione. Lo stesso Chessa usciva qualche attimo dopo, ricevendo la standing-ovation da parte dei propri tifosi.

Gli ospiti si rovesciavano giocoforza in avanti alla disperata ricerca del pareggio, ma mancavano lucidità e precisione nei passaggi, e questo facilitava il compito della Castellanzese che si compattava davanti alla propria area, a difesa del preziosissimo vantaggio. Il forcing della Casatese era però continuo, e trovava il premio sotto forma del calcio di rigore per un atterramento in area di Gningue, ravvisato senza esitazioni da Polizzotto che era ben posizionato. Lo stesso senegalese dal dischetto però mandava clamorosamente alto, facendo esplodere il “Provasi” che poteva così tirare un grosso sospiro di sollievo. Da lì a qualche secondo, il direttore di gara, infatti, fischiava la fine e i neroverdi potevano così festeggiare insieme ai propri tifosi, il ritorno alla vittoria che permette loro di rilanciarsi in classifica.

In attesa dell’esito del ricorso contro il Vigasio, che in settimana potrebbe portare in dote altri due punti in più in classifica (la gara dello scorso 28 settembre finì 0-0), la Castellanzese fa un bel balzo in avanti in graduatoria, portandosi a quota 10 in posizione decisamente tranquilla. Nel prossimo turno, i neroverdi faranno visita al Cavenago Fanfulla che naviga in cattive acque, come testimoniano i soli 5 punti sin qui ottenuti, e il penultimo posto davanti all’Arconatese.

Francesco Montanino


Castellanzese, Colombo entra e segna: con il Sangiuliano è 1-1

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